• Maggioranza battuta per due volte in aula
  • In azione i franchi tiratori che approfittano del voto segreto
  • Senza un accordo rischio di arrivare ad aprile

Governo sotto per due volte all’Ars e franchi tiratori in azione per demolire la finanziaria regionale. Sale ulteriormente la tensione intorno ad un documento economico e previsionale che non riesce a vedere la luce

Si torna in aula

Si torna in aula anche oggi per la trattazione della Legge di stabilità della Regione siciliana. Un’altra settimana è praticamente trascorsa senza significativi passi avanti nell’analisi della norma di spesa e del bilancio di previsione 2021. E adesso a rischio ci sono anche le parti variabili degli stipendi dei regionali.
Procede infatti col freno a mano l’esame della finanziaria, protagonista l’ostruzionismo delle opposizioni che anche ieri ha avuto la meglio. Il governo è stato anche ‘tradito’ dai franchi tiratori tra le fila della maggioranza, che hanno prestato il fianco a Pd e M5s. Per due volte, utilizzando il voto segreto, le opposizioni sono riuscite a fare andare sotto il governo.

Salta la convenzione con la Bei

Il colpo più pesante è sulla norma che disciplinava la convenzione che l’assessore all’Economia Gaetano Armao doveva firmare con la Bei, per affidare alla banca la gestione dei fondi da destinare alle piccole e medie imprese. Con la maggioranza allo sbando, le opposizioni hanno fatto il bello e il cattivo tempo, a riprova che il tentativo di ieri fatto nel centrodestra di trovare un accordo sulla manovra è fallito.

Per l’assessore all’economia e vice presidente della Regione Gaetano Armao le opposizioni si prendono la responsabilità di portare un danno vero e concreto al tessuto produttivo siciliano.

Alla ricerca di un difficile accordo

Oggi, prima dell’aula, nuovo tentativo di accordo Prima si riunirà in via informale la capigruppo, per capire come poter andare avanti. Il presidente Gianfranco Miccichè proporrà la sua ricetta perché senza intesa, con un ddl nato con una settantina di articoli, tagliato ad 80, ritornato a 135 in commissione e che adesso rischia di arrivare a 160 articoli, di questo passo il traguardo appare davvero molto lontano, col rischio che la Regione alla fine della prossima settimana non possa pagare nemmeno gli stipendi del personale.