Si torna in aula oggi alle 15,00 (dopo un rinvio prima di un’ora rispetto alle previsione iniziale delle 11,00 e poi di ulteriori tre ore) per affrontare il nodo della Finanziaria quater. Sala d’Ercole, ieri, ha nominato il componente della Sicilia nella Corte dei Conti (un nome indicato da Fratelli d’Italia ma sul quale gli esponenti palermitani della formazione della Meloni non erano del tutto d’accordo) e ha detto sì alla riforma costituzionale proposta da Roma che introduce anche in Sicilia i, deputato supplente, esaurendo gli altri argomenti all’ordine del giorno.
L’avvio della discussione sulla finanziaria quater
Avviata la discussione sulla Finanziaria quater il clima è subito apparso complesso soprattutto nel rapporto con l’opposizione.
Oggi si riparte, dopo la relazione del Presidente Daidone, dalla discussione generale ma bisogna prima sgomberare il campo da una pregiudiziale posta dai 5 stelle e appoggiata dal Pd che questa mattina viene formalizzata dal deputato Adriano Varrica e sottoscritta dall’intero gruppo Parlamentare
“Tutti gli articoli e gli emendamenti su misure specifiche non accompagnati da relazioni tecniche redatte dai dirigenti dei Dipartimenti competenti e dalla Ragioneria generale, vanno stralciati, come scritto dal presidente dell’Ars Galvagno lo scorso luglio in una nota inviata ai presidenti delle commissioni e dei gruppi parlamentari. Bene che sia stata accolta la nostra richiesta di rinviare l’Aula. Attualmente non ci sono le premesse per potere portare avanti il disegno di legge sulle variazioni in discussione a Sala d’Ercole” dice proprio Adriano Varrica.
La Finanziaria quater
Nata come Ddl stralcio della finanziaria approvata ad inizio agosto, questa manovra si configura, adesso, come un vero e proprio assestamento di bilancio ma con una dotazione di 241 milioni di euro, cresciuta nel tempo, rispetto agli iniziali 80/100 milioni.
54 gli articoli del testo uscito dalla Commissione Bilancio ma dietro l’angolo ci sono numerose altre richieste di intervento, di modifica, di diversa distribuzione delle risorse disponibili
Una pioggia di emendamenti
Alle 10 di ieri gli emendamenti giunti erano quasi 2500 a fronte di un migliaio che ne erano attesi. La pregiudiziale potrebbe farne saltare oltre metà ma il vero nodo sta nell’applicazione del principio a quelli del governo. Secondo la presidenza Ars la presenza della relazione tecnica è necessaria per quelli di iniziativa parlamentare (quindi sia dei deputati di opposizione che di maggioranza) ma non per quelli di proposta governativa.
Dovrà essere, probabilmente, un voto a dirimere questa questione prima di avviare la discussione generale






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