Via libera alla finanziaria quater in Commissione bilancio all’Ars. Nonostante qualche tensione fra maggioranza e opposizione, il Ddl stralcio ha ottenuto il sì della Commissione bilancio e adesso può iniziare il suo percorso d’aula.

La norma sarà incardinata a sala d’Ercole sabato per poi dare il termine ai deputati per gli emendanti da presentare davanti al plenum del Parlamento. Probabilmente ci sarà tempo fino a mezzogiorno di martedì e si entrerà nel vivo della discussione fra martedì e mercoledì pomeriggio.

Soddisfatto il Presidente Schifani

Il presidente della Regione Renato Schifani esprime soddisfazione per il via libera della commissione Bilancio dell’Ars, arrivato nei tempi previsti, alla “manovra-quater”: “Desidero ringraziare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e il presidente della Commissione Dario Daidone – dice – per l’impegno costante, la competenza e la capacità di guida dimostrate, così come i deputati della maggioranza che hanno lavorato senza sosta, anche di notte, mantenendo un confronto costruttivo con l’opposizione e rendendo il dibattito particolarmente approfondito”.

“Una manovra che consentirà di mettere in campo a favore dello sviluppo, entro fine anno, altri 240 milioni di euro. Risorse che si aggiungono ai 400 milioni già stanziati con le precedenti manovre aggiuntive di giugno e agosto frutto principalmente di entrate tributarie extra. Mi auguro – conclude il presidente della Regione – che, dopo questo percorso, l’Aula possa approvare in tempi rapidi il testo, così da concentrare le energie sulla predisposizione del Bilancio e della legge di Stabilità, con l’obiettivo, per il terzo anno consecutivo, di rispettare la scadenza di fine dicembre”.

Il Pd abbandona l’aula

Ieri sera, però, il Pd, che pure aveva portato a casa insieme ai 5 stelle 5 emendamenti da 10 milioni e mezzo, aveva abbandonato l’aula della Commissione bilancio in  segno di protesta dopo che il governo aveva detto no alla proposta di costituire un tesoretto da 35 milioni di euro da dividere fra tutti i 391 comuni siciliani in base alla popolazione residente. La controproposta del governo era di mettere sul piatto solo 2 milioni da dividere fra i comuni che sarebbero rimasti fuori dai singoli interventi programmati per opere pubbliche. Una controproposta ritenuta più una provocazione che un reale segno di attenzione.

“Bisogna che il governo si renda conto che non si può procedere in questo modo e occorre responsabilità ed equità nella distribuzione dei fondi. Noi dell’opposizione abbiamo dimostrato la nostra responsabilità ma se non si cambierà atteggiamento andremo in aula con l’intenzione di fare opposizione reale come sappiamo fare” dice il deputato del Pd Mario Giambona.

Davanti c’è un intero fine settimana per trovare una quadra ed evitare un nuovo scontro d’aula come avvenuto in occasione dell’approvazione della finanziaria ter a inizio agosto, percorso che portò proprio a questo ddl stralcio