Dopo l’allarme sui progetti Pnrr nel settore culturale, e nelle opere per l’alta velocità ferroviaria arriva il rischio di mancato utilizzo anche per i fondi riguardanti il lavoro.
“Ventidue milioni di euro fondi del PNRR destinati alla Sicilia per riformare il sistema lavoro, ma nessun centesimo è stato speso, a differenza di altre regioni italiane dove la spesa corre e con essa le prospettive di sviluppo. È una situazione drammatica e inaccettabile sulla quale va fatta chiarezza. La Ministro del Lavoro Calderone ci dica se è a conoscenza della situazione e, soprattutto, cosa intende fare per porvi rimedio” racconta il deputato palermitano M5S alla Camera Davide Aiello, componente della commissione Lavoro di Montecitorio che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione alla titolare del dicastero romano di via Vittorio Veneto.
I dati acquisiti in Commissione Lavoro alla Camera
“I dati che ho avuto modo di visionare – dice Aiello – sono contenuti nella ‘Sesta relazione sullo stato di attuazione del PNRR’, presentata al Parlamento nazionale dal ministro per gli Affari europei Foti e posso dire che sono veramente preoccupanti. Fotografano la situazione allo scorso febbraio ma non credo da allora siano stati fatti notevoli passi in avanti. Bisogna invertire la rotta se non si vuole perdere un’occasione irripetibile e che purtroppo sembra sfuggirci di mano. Il recinto va chiuso prima che i buoi scappino”.
Le risorse finora inutilizzate dovrebbero servire per consentire ai cittadini d formarsi direttamente sul posto di lavoro o di acquisire competenze utili.
“Purtroppo – afferma Aiello – da Nord a Sud questa destra sa solo chiacchierare e sventolare conquiste e progressi inesistenti, mentre i fatti dicono tutt’altro e intanto le conseguenze le pagano i cittadini”.
Ieri l’allarme sui progetti a rischio nel settore cultura
I progetti a rischio sono quelli per i quali il Ministro della Cultura, con decreto del 18/03/2022, ha assegnato alla Regione Siciliana, nell’ambito della Misura 2 del PNRR, 76 milioni di euro (poi ribassati a 73 milioni) per finanziare interventi di recupero di insediamenti agricoli, manufatti e fabbricati rurali storici, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale.
Commenta con Facebook