Tante volte è stato detto e scritto che i forestali sono la rovina della Regione Siciliana. Ora una sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Catania che riguarda questi lavoratori potrebbe costare carissimo alle casse di Palazzo d’Orleans.
Il giudice Domenico Circosta ha accolto la richiesta di otto lavoratori forestali antincendio precari di ricevere gli scatti di anzianità, mai corrisposti dal momento dell’assunzione, perché lo stabilisce il contratto di lavoro della loro categoria. Infatti i soli a beneficiarne sono stati soltanto i 1200 lavoratori forestali che hanno un contratto a tempo indeterminato.
Considerato che si tratta di un bacino di 22.500 dipendenti, se dovessero ricorrere tutti e vincere, come è probabile, dato il rilevante precedente giuridico costituito da questa sentenza, le casse della Regione dovrebbero sborsare almeno 3 milioni di euro. Ogni lavoratore dovrebbe ricevere cifre che variano tra i 1000 e i 2800 euro. Senza considerare che da oggi in poi l’amministrazione dovrebbe ottemperare al pagamento degli scatti di anzianità. Gli scatti di anzianità, mai corrisposti per i forestali antincendio precari, spetterebbero inoltre anche ai lavoratori che sono già andati in pensione.
“La clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato – si legge nella sentenza dl giudice – prevede il principio di non discriminazione per il quale i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato a meno che non sussistono ragioni oggettive nonché che i criteri del periodo di anzianità di servizio relativi a particolari condizioni di lavoro devono essere gli stessi sia per i lavoratori a tempo determinato che per quelli a tempo in determinato, eccetto quando i criteri diversi in materia di periodo di anzianità siano giustificati da motivazioni oggettive”.
Non si tratterebbe di un tracollo finanziario per la Regione Siciliana ma di certo una grossa spesa imprevista che potrebbe far ‘sballare’ i conti della Regione e costringere il governo Crocetta a modificare l’impianto della Finanziaria e del Bilancio. Senza considerare che si dovrebbe capire da quale capitolo di spesa si potrebbero prelevare queste risorse impreviste.
Commenta con Facebook