“Il percorso tracciato ieri dal sottosegretario Faraone sulla Formazione professionale in Sicilia deve essere avviato senza ulteriori perdite di tempo, con il coinvolgimento degli assessori regionale alla Formazione e al Lavoro Marziano e Miccichè. La situazione è diventata insostenibile. Dopo i 5 mila già licenziati bisogna intervenire per scongiurare il licenziamento dei restanti 3 mila lavoratori. Bisogna dare una risposta a ciascuno degli oltre 8 mila lavoratori mettendo in campo interventi urgenti ed efficaci”.
Ad affermarlo intervenendo sulla vertenza della Formazione professionale dopo l’annuncio di un impegno da parte del sottosegretario Davide Faraone è Francesca Bellia segretario regionale Cisl Scuola Sicilia.
“Dopo quasi un anno dalla nostra richiesta di apertura del tavolo di crisi nazionale – aggiunge – riscontriamo finalmente una apertura da parte del governo nazionale. La Cisl Scuola è, come sempre in questi casi, pronta al confronto per affrontare dare un contributo fattivo, senza ulteriori indugi, alla soluzione della vertenza che ha, nel frattempo raggiunto il punto di massima crisi e drammaticità”.
“Il percorso pluriennale che propone oggi il sottosegretario Faraone lo sosteniamo già da anni – commenta Giovanni Migliore coordinatore regionale Formazione Cisl Scuola – . In parecchie occasioni abbiamo ribadito, anche all’allora assessore Scilabra che bisognava intervenire con un percorso articolato che preveda oltre a risorse e finanziamenti anche criteri di selezione rigorosi per l’accreditamento dei soggetti, che dovranno operare come agenzie per il lavoro e come enti di Formazione. Si faccia ricorso a più fonti di finanziamento concorrenti e si provveda con il percorso di accompagnamento del personale in esubero su tutte e 3 le filiere”.
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