Il lungomare del Foro Italico è invaso dalle alghe. A causa delle mareggiate che hanno colpito le coste del capoluogo siciliano lo scorso weekend, le onde hanno travolto le aree più esposte della costa, trascinando con sè tutto quello che incontravano nel loro cammino. Un contenuto che comprendeva evidentemente anche alcune piante marine morte che, in seguito all’impatto dell’acqua con gli scogli, si sono depositate nella vicina battigia in cemento che fa da cornice alla villetta nei pressi di Sant’Erasmo.

Foro Italico invaso dalle alghe

Alghe che sono rimaste lì fino ad oggi e, con il ritorno del bel tempo, hanno generato un odore tutt’altro che piacevole per i cittadini e i turiti che frequentano la zona. Fatto che, logicamente, danneggia anche le limitrofe attività commerciali. Così, questa mattina, alcuni dipendenti si sono armati di scope ed hanno ripulito, per quanto possibile, la passerella pedonale. Rimane però il problema della bonifica delle piante marine, che dovranno essere rimosse dagli scogli. Luogo in cui si sono ammassate in grande quantità. Un problema comune a numerose aree costiere, leggasi Mondello e Romagnolo, e che apre il tema, ancora irrisolto, di chi sia l’ente comunale deputato a ripulire le coste da detriti, rifiuti e piante marine. Operazioni di pulizia che, fino ad oggi, sono state eseguite in parte soltanto dalle associazioni, in assenza di una linea chiara d’azione.

Chi deve pulire i litorali?

A sollevare il caso sul tema della pulizia delle coste fu il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico che, a proposito delle condizioni in cui versava il litorale di Romagnolo, aveva chiesto numi agli uffici comunali. “Ci sono ancora cumuli di spazzatura risalenti allo scorso anno. Ho chiesto personalmente al sindaco, al vicesindaco e alle Partecipate chi sia l’assegnatario di questo compito. Non è normale che dobbiamo aspettare iniziative private, come quella di Plastic Free o di MareVivo, per rendere accogliente questa spiaggia. Ci vuole qualcuno che garantisca il servizio ordinario di pulizia”.

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