Sovrapposizioni e stratificazioni; migrazione e integrazione. Sono alcuni dei temi attorno cui ruota il lavoro, fortemente politico, della fotografa tedesca Katharina Sieverding che ha selezionato quattordici opere che, con i loro mezzi formali e contenutistici, fanno riferimento al tema di Manifesta 12, la Biennale nomade che si aprirà il 16 giugno a Palermo. Inserita tra i Collateral di Manifesta 12, – e nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura – Sieverding PALERMO è ospitata dal 14 giugno al 4 novembre negli spazi dell’Haus der Kunst ai Cantieri Culturali alla Zisa. Inaugurazione: 14 giugno, preview dalle 16,30 alle 18,30, alla presenza dell’artista. La scelta della Sieverding, in collaborazione con l’associazione Düsseldorf Palermo e.V e la direzione di Manifesta 12, segna un’arte che utilizza tutte le possibilità tecniche della fotografia e di altri media attraverso un atteggiamento critico-mediatico, ponendo domande sull’identità dell’immagine e di ciò che viene rappresentato fino a delegittimare ogni pretesa di veridicità delle immagini stesse.
Katharina Sieverding, originaria di Praga, è una voce autorevole all’interno della scena artistica internazionale, ed è considerata la Grande dame della fotografia tedesca. Le sue opere trasfigurano l’immagine di partenza convertendola in una nuova composizione attraverso l’uso alienante del colore e della luce. Frasi rimosse dal loro contesto vengono giustapposte nelle immagini spingendo verso interpretazioni frammentate. A Palermo le 14 opere presentate – (252 x 365 cm) realizzate tra il 1969 e il 2018 – sono affisse senza pretese direttamente al muro con un forte richiamo ai cartelloni pubblicitari, con l’obiettivo di avvicinare lo spettatore all’opera. Ed è lo stesso spettatore a stringere relazioni tra l’immagine di partenza, l’immagine trasfigurata e le alienazioni artistiche utilizzate dall’artista. Innescando un’esperienza percettiva attiva, il pubblico diventa parte dell’opera stessa.
Le opere di grande formato di Katharina Sieverding si mostrano ancora fortemente attuali, affrontano conflitti concreti dedicandosi a questioni e problemi che perdurano nel tempo. “Arte e fotografia – ha spiegato Sieverding – devono opporsi al potere e smontarne le immagini spesso tronfie e comunque false che i potenti ci propinano”. AM FALSCHEN ORT è il titolo di uno dei suoi lavori più rappresentativi già installato a Düsseldorf in 66 spazi pubblici, luogo ideale, visibile a tutti, che rappresentano la piattaforma dove discutere e indagare conflitti politici e sociali. L’opera consiste in un montaggio di due immagini differenti tratte dai giornali: il campo profughi di Zaatari al confine siriano, abitato da circa 100 mila migranti, e l’immagine di due soldati russi che caricano un missile su un caccia bombardiere su cui campeggia la scritta che dà il nome all’opera che l’artista coglie dall’autobiografia di Edward W. Said, il padre spirituale del post-colonialismo, AM FALSCHEN ORT, NEL POSTO SBAGLIATO. La sovrapposizione e la stratificazione di immagini e testo provocano e colpiscono il fruitore dimostrandosi nel contesto della città di Palermo, della sua storia e del suo presente, più attuali che mai.
Allieva di Joseph Beuys, Katharina Sieverding è una fotografa tedesca contemporanea di origine ceca, il cui lavoro surrealista esplora il ruolo dell’individuo nella società. Nata nel 1944 a Praga, ha studiato alla Kunstakademie di Düsseldorf dove ha studiato scenografia e scultura. Da quando ha iniziato a esporre il suo lavoro, è stata protagonista di numerose mostre documentarie e di mostre personali al Guggenheim Museum di New York, all’ICA di Boston e al Warhol Museum di Pittsburg, tra gli altri. Oggi le opere di Sieverding fanno parte delle collezioni del Museum of Modern Art di New York, del Kunstmuseum di Bonn, del Kemper Art Museum di St. Louis e del San Francisco Museum of Modern. Katharina Sieverding vive e lavora tra Berlino e Düsseldorf.
HausderKunst, notizie
A fine 2016 il Verein Düsseldorf Palermo e.V. ha aperto la propria sede nell’ex sito industriale dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, la “HausderKunst”. Il padiglione della vecchia fabbrica Ducrot è la sede dove vengono presentati in Sicilia eventi culturali provenienti dalla scena di Düsseldorf e del Nord Reno-Westfalia creando un ponte tra due “mondi d’arte” apparentemente diversi e distanti: Palermo e Düsseldorf, Nord Reno Westfalia e Sicilia. Artisti affermati come Konrad Klapheck, Felix Droese e Valerie Krause, Fulvio Di Piazza, Alessandro Bazan e Daniele Franzella, ma anche studenti delle Accademie d’arte di Düsseldorf e Palermo sono stati i protagonisti di eventi organizzati dal Verein.
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