“Non devo fare carriera in politica, la mia scelta è quella di lavorare cinque anni per la mia città. Lo faccio con grande generosità e credo di dover far emergere questa forza importante della città di Palermo. Lo faccio per i miei figli e per i figli tutti a costruire un futuro della città”. Con queste parole, Franco Miceli, candidato a Sindaco per Palermo del centrosinistra ha spiegato a Casa Minutella le ragioni del suo impegno in politica.
Nel programma, ma ancor prima nella “squadra” di Miceli, un ruolo centrale verrà affidato alle donne ed ai giovani: “sono il mio primo interesse. Stiamo lavorando e stiamo completando le nostre liste, avendo attenzione soprattutto alla rappresentanza giovanile e femminile. Questo è importantissimo. Sto lavorando in questa direzione, e la squadra che mi accompagnerà nel ruolo di sindaco dovrà essere composta per buona parte da donne e giovani”.
“Discontinuità con Orlando, ma Leoluca ha grandi meriti”
Rispetto al ruolo di Leoluca Orlando, Miceli sostiene che la sua candidatura sia nel segno della discontinuità. Ma non si iscrive al gioco al massacro contro il sindaco più longevo della storia di Palermo. Ecco dove Miceli segna la discontinuità rispetto all’attuale assetto politico: “soprattutto per quanto riguarda gli aspetti della gestione del programma di governo della città, il mio programma parla abbastanza chiaramente: ci sono grandi temi di discontinuità rispetto al programma precedente. Poi dall’altra parte, però, bisogna dire che Orlando ha avuto anche dei grandi meriti. La a città è cresciuta attorno ad alcuni valori e il grande protagonista di questa stagione è stato Leoluca Orlando, che resterà nei libri di storia come il sindaco non solo più longevo, ma anche come quello che ha determinato profondi cambiamenti. Poi è chiaro, tutta una serie di emergenze e criticità hanno investito la vita della città. Adesso occorre porre rimedio. Penso di avere un’idea diversa e innovativa rispetto al passato. Punteremo molto sul decentramento dei poteri, delle risorse e del personale”.
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