Fratelli d’Italia blinda le candidature di Carolina Varchi e Nello Musumeci. Questo è in sintesi quanto emerge dalla conferenza stampa tenuta questo pomeriggio dagli esponenti di Giorgia Meloni presso la Sala Rostagno di Palazzo delle Aquile, a Palermo. Un momento di confronto con i dirigenti di partito, per fare il punto in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali.

La Russa: “Siciliani non sono cavie da laboratorio”

All’ordine del giorno la nascita della federazione, promossa da Matteo Salvini, e denominata “Prima l’Italia“. Un nome che il senatore di FdI Ignazio La Russa ricorda essere di “proprietà intellettuale” di Giorgio Almirante. Il parlamentare analizza poi lo scenario siciliano. “Siamo venuti in Sicilia prima di tutto per ascoltare la nostra classe dirigente e i siciliani di centrodestra. Vorremmo che fossero quest’ultimi a decidere e non fare diventare i siciliani cavie di nuove formule da laboratorio. Noi speriamo, in accordo con gli amici del centrodestra, di vincere a Palermo, a Messina e alle Regione.

Sulle regionali: “Ci spieghino ragioni del no a Musumeci”

Se, a Palermo, il nome sostenuto da Fratelli d’Italia è chiaramente quello di Carolina Varchi, sul fronte regionali c’è totale accordo con la compagine di Diventerà Bellissima sul nome del presidente Nello Musumeci. Il gruppo del presidente della Regione era capitanato questo pomeriggio da Alessandro Aricò, che si dice essere in odore di un possibile assessorato. Una candidatura, quella del governatore uscente, che non riscuote i favori di buona parte del centrodestra, ma che La Russa difende a spada tratta.

Ignazio La Russa e Carolina Varchi in centro a Palermo

Ignazio La Russa e Carolina Varchi in centro a Palermo

“C’è un motivo per il quale si vuole mettere in discussione il presidente uscente? – ha dichiarato Ignazio La Russa -. Ha lavorato bene e vuole fare altri cinque anni. Noi lo dovremmo sostenere. Se ci sono delle ragioni per non candidarlo, ce le spieghiamo. Se invece il problema è che non parla con qualcuno non è un buon motivo, qualche volta è un merito. Sono amico di Miccichè, di Lagalla, di Cascio e tutte le personalità di centrodestra. Sono pronto a parlare con tutti. Ma l’obiettivo è dare un centrodestra vincente. Mi auguro che in Sicilia, almeno su questo, si ci possa trovare d’accordo”.

Varchi nostra candidata a sindaco

Ignazio La Russa fa poi il punto sulle prossime amministrative a Palermo, sottolineando lo spessore politico di Carolina Varchi. “La nostra candidatura è una boccata di primavera che non guasterebbe a Palermo e al centrodestra. Non abbiamo imposto dei diktat. Abbiamo detto, sulla Regione, di dirci quali sono le contrarietà. E su Palermo, abbiamo messo in campo una candidatura di alto livello e spendibile. Parliamone, se ce ne sono di migliore, ne discutiamo. Non ci sono diktat da parte nostra, ma non ne subiamo”.

Lollobrigida: “Confermare buon governo di Musumeci”

Sulla stessa linea del senatore, il parlamentare Francesco Lollobrigida. Il capogruppo di Giorgia Meloni alla Camera lancia un chiaro segnale al gruppo regionale della Lega, rispendendo al mittente le critiche mosse ad alcuni assessori regionali. “Non sono problemi di spazio. Noi dobbiamo ragionare in termini di programmi. Portare avanti il buon governo che questa Regione ha aspettato per molto tempo e finalmente ha l’opportunità di confermarlo con il proprio consenso. Per questo lavoriamo con serietà e serenità. Fratelli d’Italia non ha mai cercato poltrone. Parla di risultati. E quelli che stanno emergendo dal Governo Musumeci sono ottimi in tutti i campi, dal turismo alla sanità”.

“In tutte le Regioni d’Italia conferma dell’uscente”

Fra i punti mossi dal deputato di Fratelli d’Italia quello della consuetudine che ha regnato nella coalizione di riconfermare i candidati uscenti. “Noi siamo coerenti. Oggi c’è una Regione Siciliana governata dal centrodestra in cui tutti i partiti hanno assessori in Giunta. E’ anomalo che non ci sia dialogo serio fra le persone che governano insieme. Potrebbe sembrare che da una parte governa dentro al palazzo e fuori invece critica. Noi siamo coerenti.  Non c’è discussione. Nessuna regione italiana, fra le quali 14 di segno di centrodestra, non ha tenuto alla coesione della coalizione con la coalizione. Noi teniamo al giudizio degli elettori, al quale ci sottoponiamo con serietà”.