“Sono scaramantica quindi non posso dare numeri, ma nonostante il mio poco ottimismo, sono ragionevolmente convinta che possiamo essere la vera sorpresa di queste elezioni”.

Giorgia Meloni carica così i suoiin vista delle Europee. Lo fa parlando con i giornalisti, a margine del comizio in piazza a Politeama a Palermo per sostenere i candidati siciliani alle elezioni Europee: Carolina Varchi, Francesco Scarpinato, Luca Cannata, Maria Fernanda Gervasi, Raffaele Stancanelli, Francesco Rizzo.

“Ci candidiamo alle europee per cambiare tutto, per costruire una Europa che sia più attenta all’interesse nazionale italiano, che rimetta al centro gli stati sovrani e che si occupi delle grandi questioni – ha aggiunto Meloni – però se Fratelli d’Italia si affermerà a livello nazionale e allora credo che cambierà molto anche per l’Italia perché l’unica possibilità di dare all’Italia un governo coeso sui grandi temi che non stia a litigate su tutto è far crescere Fratelli d’Italia. Ogni voto dato a noi – ha aggiunto – serve a mandare a casa i cinque stelle e fare un governo nuovo che sappia difendere gli interessi degli italiani”.

Ma in Sicilia di temi da affrontare ce ne sono tanti. La Meloni ha in lista quello che è stato il primo luogotenente di Musumeci, Raffaele Stancanelli (QUI LA NOSTRA INTERVISTA) ma sul fronte politico illaboratorio Sicilia dice tanto altro.

“Quando leggo le dichiarazioni di Miccichè che vuole fare una coalizione con il Pd penso che ci sia un problema di identità che va oltre le elezioni europee. In Europa non faremo inciuci tra Ppe e socialisti. Certo Forza Italia ha un problema di identità che deve chiarire”.

“Il problema di identità in Forza Italia – ha aggiunto – è iniziato con Renzi, con il patto del Nazareno. La gente non capisce. Io però lavoro per un altro modello di centrodestra e organizzare un secondo grande movimento alleato ma distinto dalla Lega, che definisco sovranista e conservatore nel senso di difendere l’interesse nazionale italiano e i nostri valori tradizionali”.

“Quando sento dire a Miccichè che occorre fare il patto del Nazareno, in salsa siciliana, penso che il presidente Musumeci debba fare chiarezza nella sua maggioranza, perché per noi questo sarebbe un problema. Io sono contraria agli inciuci e di questo patto penso tutto il peggio possibile, come lo pensavo a livello nazionale”.

Sulla decisione di Musumeci di restare neutrale in vista delle elezioni europee e di lasciare il suo movimento #DiventeràBellissima fuori dai giochi, Giorgia Meloni ha aggiunto: “E’ una posizione che non ho compreso, ma forse quella di Musumeci è una scelta dettata dalla necessità di governare una maggioranza non facile, tuttavia ci aiuta a far comprendere agli elettori che per votare la destra bisogna votare Fratelli d’Italia”.

La risposta alla Meloni non arriva da Musumeci ma dall’assessore Ruggero Razza “L’on. Meloni non abbia timori: il presidente della Regione non deve chiarire proprio nulla. Abbiamo vinto, in Sicilia, con una coalizione chiara, la medesima coalizione che, dopo la nostra, ha prevalso in tutte le Regioni interessate dai successivi turni elettorali”.

“In un difficile contesto, come quello siciliano – aggiunge Razza -, l’unica certezza è la serietà con cui in tutti questi mesi abbiamo detto e ripetuto che una cosa è il confronto in Parlamento, che interessa sui temi tutte le forze politiche che vi sono rappresentate, altro è il profilo politico della maggioranza. La sola immagine di un ribaltone è incompatibile con la storia politica di Nello Musumeci”.

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