Una serata fra amici. Gli amici di Sergio Friscia. Un modo per tornare a casa una volta di più. un modo per ricordare i tempi in cui il comico palermitano calcava non le scene d’Italia ne gli studi televisivi Rai o Mediaset, ma i semplici piccoli e fantasiosi studi delle radio e tv private di Palermo.

Stasera la passerete Friscia è il titolo delle spettacolo che Sergio Friscia porterà in scena domani sera dalle 21,30 al teatro di Verdura, nell’ambito della rassegna di appuntamenti organizzata dall’agenzia Agave Spettacoli di Andrea Randazzo.

Insieme allo showman siciliano, alcuni amici del mondo dello spettacolo e della musica che saliranno sul palco del teatro di viale del Fante per dare vita ad uno spettacolo unico.

Ad affiancare Friscia in per un paio di sketch, arriva la collega Valeria Graci, nota al grande pubblico anche per le sue performance a Zelig (in coppia con la bionda Katia Follesa), a Made in Sud nei panni della “maialina” più famosa del mondo, Peppa Pig, a Colorado, a Paperissima Sprint e infine a Striscia la notizia. Tante anche le esperienze cinematografiche, tra cui “Ma tu di che segno 6?” e “Vacanze di Natale a Cortina” di Neri Parenti.

E per raccontare non tanto dello spettacolo, quanto dei tempi di Palermo Sergio Friscia è venuto a trovarci a BlogSicilia. Una visita iniziata nel goliardico modo che ci si aspetta.

“Appena arrivato a Palermo ho avuto una brutta disavventura – ci racconta – sulla circonvallazione c’era un traffico pazzesco. Non capivo il perché. Poi ho visto gente che scendeva e spingeva le macchine. Ma tanti. Alloro ha chiesto: c’è bisogna d’aiuto? Macché, hanno messo il limite di velocità così basso che la gente preferisce spingere la macchina quando arriva vicino agli autovelox, altrimenti non ci si fa a passare senza una bella foto”.

Sergio sempre caustico con Palermo e i palermitani? O forse ti divertivi di più quando lavoravi a Palermo un po’ alla buona, diciamolo?

“Palermo è la mia città e ogni volta che ho l’occasione di tornare, vengo. Non sono caustico, ma affezionato. tutti i miei personaggi più belli sono nati qui guardando la gente e i suoi comportamenti. Palermo e la Sicilia hanno un patrimonio umano e comportamentale talmente variegato da fornire materiale per mille volti, mille idee, mille atteggiamenti. un patrimoni che altrove non si trova e che permette ai personaggi di essere reali, riconoscibili, identificabili con qualcuno che ognuno di noi conosce”.

Facci un esempio

“Di Giovanni, settimo piano è nato una notte che tornavamo dopo spettacoli e organizzazioni varie. erano le quattro del mattino e incontrammo questo anziano che scendeva la spazzatura in vestaglia e pantofole. Alle 4 del mattino. Il modo di camminare e di rivolgersi di Di Giovanni nasce in quel momento così come altri atteggiamenti sono frutto di anziani di famiglia o altre esperienze. Nulla nasce da solo”.

Però di polemiche con Palermo ne hai fatte in passato. L’ultima a capodanno per lo spettacolo di Tony Colombo

“Per carità nulla da dire sull’artista che non conosco. Sì ho fatto un po’ di polemica per il modo in cui è stata gestita la cosa. Quando mi arrivano delle offerte io preferisco sempre la Sicilia. Anche se guadagno di meno. Così avevo detto sì all’ipotesi Palermo. E se si stilano graduatorie in base all’offerta artistica poi non si può cambiare gli artisti in corsa così. A che vale allora la graduatoria, il punteggio e così via. Poi Palermo è una città strana. Tutti a criticare la scelta e l’organizzazione ma in piazza ci sono andati lo stesso”.

Friscia, però, la vena polemica non la esaurisce con qualche critica all’amministrazione degli spettacolo di Palermo. Non risparmia tanti giovani colleghi ricordando i tempi di Macao e confrontandoli con gli attuali

“Ai tempi il mio personaggio ‘drogato’ a Macao fece scoppiare un inferno. Ci fu perfino una interrogazione parlamentare. Dopo aver resistito e proseguito cavalcando la polemica mi fu chiesto di sospenderlo perché Rai è pur sempre servizio pubblico. Se non avessi avuto decine di altri personaggi pronti e collaudati sarei finito fuori dal programma di Boncompagni. Ma venivo dalla gavetta, dalle tv e dalle radio private dove inventavamo di tutto. Dove un pneumatico di camion diventava scenografia. Così tirai fuori un’altra figura. Oggi non so se ne sarebbero capaci. il sistema di oggi lancia nuovi personaggi attraverso i talent con un sistema inverso. prendono dei ragazzi e li buttano in mezzo a folle urlanti. Li spremono e dopo due anni, alla prima difficoltà li mollano. Questi ragazzi non hanno fato la gavetta e vanno in depressione e la carriera è finita lì, macinati in una macchina che produce soldi e passa al prossimo”.

Comunque adesso sei a Palermo e ci riporti personaggi nuovi e personaggi noti

“Sì e ne sono felice. Ci sono personaggi nuovi perché bisogna adeguarsi ai tempi che cambiano anche se poi incontri la gente per strada e ti chiede sempre gli stessi. In effetti ci sono personaggi come Calogero d’Agrigento che sono troppo legati al dialetto e non renderebbero per un pubblico nazionale. In questo spettacolo Calogero si confronterà con la tecnologia…non dico altro”

Ci saranno, dunque, monologhi in cui verranno presi di mira i nuovi tic e le nuove manie degli italiani di oggi. Dal condizionamento da parte delle nuove tecnologie, alla fissazione per la cucina e le trasmissioni culinarie. E proprio a proposito del cibo, Sergio ci racconterà della sua passione per la tavola che lo ha costretto a sperimentare sempre nuove diete, anche le più strampalate, nel tentativo di vincere la sua personale battaglia con la bilancia. Le imitazioni sono state da sempre un suo cavallo di battaglia e non potranno mancare.

Per l’occasione tornerà sul palco il Commissario Montalbano e si collegheranno in video nuovi personaggi come lo chef Antonino Cannavacciuolo, il corrispondente “esperto” in tragedie Tony Sciacallo e naturalmente il suo personalissimo Beppe Grillo, presenza fissa di “Striscia la Notizia”. Non mancherà naturalmente la musica. L’esperienza di “Tale e Quale Show” ha confermato le qualità canore di Sergio che continuerà a scherzare con parole e note parodiando i successi del momento. Ma attraverso la canzone Sergio vuole mostrare anche “Un Altro Me” che è anche il titolo del suo ultimo album.

Per la sezione musicale dello spettacolo, Friscia, si avvarrà della collaborazione di alcuni colleghi di fama nazionale e internazionale. Friends con cui duetterà tra il serio e il faceto.

“E’ una rimpatriata fra amici – conclude Friscia – una cosa che faccio prima di tutto per divertirmi con il pubblico, per quel contatto che non puoi avere in Rai o a Mediaset, per quella libertà di espressione che ricorda i tempi andati e per potere tornare a dare vita a personaggi che altrimenti rischierebbero di esaurirsi”