I carabinieri del comando provinciale di Palermo proseguono nei controlli del territorio che, in questa occasione hanno portato alla denuncia di 13 donne e 10 uomini di età compresa tra i 20 e i 70 anni, tutte domiciliate a Carini in case popolari per furto di energia elettrica.
Le loro abitazioni sarebbero state connesse abusivamente alla rete elettrica, annullando quindi totalmente la spesa dell’utenza.
Le conseguenze della denuncia
Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a pagare il consumo stimato, risponderanno di furto aggravato, con pena prevista, in caso di condanna, dai 2 ai 6 anni di reclusione.
I controlli sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Carini con i tecnici dell’Enel.
Altre verifiche nelle corso settimane
Analoghe verifiche nelle scorse settimane erano scattate anche nel capoluogo nei quartieri “Brancaccio”, “Capo” e “Bonagia”.
In quella occasione erano stati denunciati 36 nuclei familiari totalmente sconosciuti all’azienda di fornitura dell’energia elettrica.
A gennaio verifiche anche in provincia
Nel mese di gennaio i carabinieri aveva effettuato controlli anche in provincia. I carabinieri della compagnia di Partinico avevano denunciato, tre persone un uomo e due donne, tutte residenti a Camporeale, per furto aggravato di energia elettrica.
I militari delle stazioni di Camporeale e Grisì, con l’intervento del 12° reggimento Sicilia e del nucleo cinofili di Palermo-Villagrazia, insieme ai tecnici dell’Enel hanno eseguito controlli nelle abitazioni. In tre appartamenti sono stati individuati tre allacci abusivi.
I tre tutti di Camporeale, oltre a dovere risarcire il danno alla compagnia elettrica, saranno quindi chiamati a rispondere di furto aggravato di energia elettrica con pene fino ai sei anni di reclusione.
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