I carabinieri della compagnia di Partinico hanno denunciato, tre persone un uomo e due donne, tutte residenti a Camporeale, per furto aggravato di energia elettrica.
I militari delle stazioni di Camporeale e Grisì, con l’intervento del 12° reggimento Sicilia e del nucleo cinofili di Palermo-Villagrazia, insieme ai tecnici dell’Enel hanno eseguito controlli nelle abitazioni. In tre appartamenti sono stati individuati tre allacci abusivi.
I tre tutti di Camporeale, oltre a dovere risarcire il danno alla compagnia elettrica, saranno quindi chiamati a rispondere di furto aggravato di energia elettrica con pene fino ai sei anni di reclusione.
Il furto di energia a Palermo
I carabinieri non lo hanno trovato durante i controlli degli arrestati ai domiciliari. L’uomo di 64 anni era fuori senza avere dato comunicazione. Nel corso dei controlli dei militari hanno trovato un allaccio abusivo alla corrente elettrica che riforniva l’abitazione, nella zona dei cantieri navali a Palermo.
L’uomo è stato cosi arrestato dai carabinieri della compagnia di San Lorenzo con le accuse di evasione e furto aggravato. L’indagato è stato trovato fuori dall’abitazione e gli è stato contestato anche il furto di energia elettrica. E’ in corso la verifica per quantificare il danno provocato all’azienda erogatrice.
Ai domiciliari per estorsione non apre la porta ai carabinieri, arrestato
Non avrebbe voluto far entrare i carabinieri in casa sua. Non era una visita di cortesia ma un controllo in quanto il proprietario, un 20enne, di Siracusa, è ai domiciliari per estorsione, rapina e detenzione armi. Era stato arrestato nel giugno scorso al termine di una indagine e come disposto dal Tribunale aveva l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Il giovane sarebbe uscito fuori dal perimetro previsto e così il dispositivo ha fatto scattare l’allarme. I carabinieri si sono presentati in casa ma il 20enne si sarebbe rifiutato di aprire la porta e, successivamente, dopo che i militari l’hanno, avrebbe inveito contro di loro e rivolgendo frasi minacciose. Durante il controllo, all’interno dell’abitazione, i carabinieri constatavano sul tavolo della cucina 4 cellulari, 3 sigarette elettroniche, 1 mazzo di carte da poker e numerose “fiches”. L’arrestato, al termine degli accertamenti, è stato nuovamente ricondotto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria aretusea e per lui l’accusa è di per resistenza a pubblico ufficiale.
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