Raid all’ospedale Civico di Palermo. Qualcuno si è introdotto nello spogliatoio del reparto di seconda medicina al quarto piano del padiglione 4 trafugando effetti personali degli operatori sanitari e danneggiando l’armadietto.
Successivamente una dottoressa è stata rapinata del portafoglio e spintonata da un altra persona, non è chiaro se sia lo stesso che poco prima si era intrufolata al quarto piano.
“Tutto ciò è stato ripreso dalle telecamere – spiega Mario Di Salvo, della Fials Palermo – ma questo avviene a reato consumato e pertanto non serve come prevenzione e non mette nessuno al riparo da furti, effrazioni e rapine. Il personale è estremamente preoccupato per la propria incolumità, oltre che indignato per il fatto di non essere in alcun modo tutelato da una sorveglianza reale e non virtuale. Sono anni che l’Azienda spende cifre considerevoli per un piano di sorveglianza che puntualmente non garantisce nessuno e ciò è dimostrato dalla frequenza e dalla reiterazione dei furti”.
Per Di Salvo e Giuseppe Forte, commissario Fials-Confsal Palermo, “il sindacato propone di istituire un fondo azienda di solidarietà per almeno risarcire i danni ai propri dipendenti, chiedendo un incontro urgente finalizzato all’istituzione di un servizio di sorveglianza non virtuale più capillare padiglione per padiglione”.
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