La segnalazione di un furto di energia elettrica di un esercizio commerciale nel mercato storico di Ballarò è arrivata attraverso l’applicazione Youpol per cellulari. La segnalazione è arrivata direttamente alla sala operativa della polizia di Stato.

Arrestato un commerciante nel mercato di Ballarò

Gli agenti del commissariato Oreto sono arrivati nel negozio mentre l’attività era aperta al pubblico. Il titolare di 20 anni inizialmente ha mostrato una certa tranquillità, quando i poliziotti hanno chiesto di potere guardare il contatore dell’energia elettrica il giovane ha ammesso il furto. Nei pressi del contatore c’era un foro e un allaccio abusivo artigianale alla rete pubblica.

Il commerciante è stato arrestato e il provvedimento è stato convalidato dal gip. L’applicazione Youpol è nata per segnalare i fenomeni di bullismo e di spaccio di droga soprattutto nei pressi delle scuole attraverso la trasmissione di messaggi e immagini. Adesso è stata aggiornata ed è possibile segnalare altri reati.

 La nuova app Youpol

L’applicativo, che si presenta con una nuova veste grafica, è stato implementato anche nelle funzionalità, così da permettere una maggiore interazione tra la sala operativa della Questura e il segnalante.

Da oggi, infatti, durante la segnalazione, sarà possibile allegare non solo immagini ma anche video e file audio, in modo che l’operatore della Polizia di Stato possa avere un quadro completo di cosa sta accadendo ed intervenire in maniera ancor più tempestiva.

Un’importante novità riguarda l’introduzione della chat che può essere attivata dalla sala operativa ricevente, e sulla quale possono essere scambiati, in tempo reale, sms e file multimediali, come normalmente accade in un’applicazione di messaggistica istantanea.

Uno strumento sicuro contro la violenza di genere

Al fine di tutela i segnalanti, che spesso possono essere vittime stesse del reato, è stata inserita la possibilità, per chi segnala, di nascondere l’attività svolta con l’app. Questa nuova funzionalità è stata pensata principalmente per le vittime di violenza di genere. Nascondendo l’attività svolta, non rischiano di essere scoperte se qualcuno si impossessa del loro dispositivo elettronico per “curiosare”.

La geolocalizzazione tramite l’applicazione è oggi possibile a doppio senso. Il segnalante può essere localizzato dalla sala operativa ma, allo stesso tempo, ha la possibilità di vedere quale sia l’ufficio di Polizia a lui più vicino spingendo il tasto “Dove siamo”.

Come nella precedente versione è possibile effettuare la segnalazione anche in forma anonima e si può chiamare direttamente dall’app il N.U.E. 1 1 2 o, dove non presente, il 113 della questura.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.

 

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