Trentanove lavoratori in nero sono stati scoperti dalla Guardia di finanza di Gela durante controlli in una cooperativa impegnata nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli.

Le Fiamme Gialle hanno applicato una maxi-sanzione di oltre 70 mila euro al datore di lavoro. Nei capannoni i militari hanno trovato in totale 75 lavoratori.

L’attività ha portato all’individuazione di ben 39 lavoratori in nero ed è stata applicata la maxi-sanzione al datore di lavoro.

I militari della Compagnia di Gela avevano individuato, e sottoposto ad ispezione, alcuni capannoni adibiti alla lavorazione e trasformazione di prodotti da campo. L’intervento aveva permesso di verificare la presenza di 75 lavoratori, 39 dei quali non assunti regolarmente, in quanto carenti della prevista comunicazione al centro per l’impiego.

I finanzieri hanno così provveduto a contestare una maxi sanzione di oltre 70.000 euro, che potrà
raddoppiare se il datore di lavoro non vi ottempera entro 60 giorni.

La nuova normativa è chiara: in caso di instaurazione di un rapporto di lavoro, il datore deve effettuare la comunicazione al competente centro per l’impiego entro il giorno precedente all’espletamento dell’attività.

Sul tema, il d.lgs. 151/2015 ha introdotto la maxi-sanzione che prevede un sistema sanzionatorio che varia in funzione delle giornate di lavoro in cui il dipendente ha prestato la sua opera senza essere regolarmente assunto.

Il lavoro nero resta una piaga viva per il tessuto economico siciliano. Non a caso le fiamme gialle stanno profondendo un grosso impegno sia a tutela dell’economia sana e onesta, sia a salvaguardia dei lavoratori che, pur di vedersi garantita un’occupazione, sono disposti a essere assunti
irregolarmente a qualsiasi condizione.