Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Palermo, nell’ambito di mirati servizi di prevenzione e contrasto ai reati predatori ed al traffico di sostanze stupefacenti, ha scoperto una piantagione di marjiuana all’interno dell’abitazione di un palermitano, gestore di una “taverna” del popolare quartiere “Noce”.
L’attività, condotta dagli agenti della Squadra Mobile, diretta dal Dott. Rodolfo Ruperti, ha tratto spunto dall’osservazione di soggetti conosciuti come assuntori di sostanze stupefacenti del suddetto quartiere “Noce”, sistematicamente notati, nei giorni scorsi, intrattenersi all’interno di una taverna di via Lancia Di Brolo.
I “Falchi” della Sezione Contrasto al crimine diffuso, hanno pertanto deciso di concentrare l’attenzione sul gestore dell’ attività in questione, il trentenne palermitano Matteo Davide Battaglia.
Dall’osservazione esterna della sua abitazione, non molto distante dalla predetta attività, gli agenti hanno notato un fortissima fonte luminosa di colore arancione trasparire chiaramente da alcune finestre.
Ritenendo che quella luce potesse essere un segnale indicativo della presenza di una serra artigianale per la coltivazione di piante del tipo cannabis, gli agenti hanno deciso di procedere ad una perquisizione domiciliare.
Tale intuizione si è rivelata esatta: all’interno dell’immobile, infatti, è stata rinvenuta, una complessa ed attiva serra domestica, finalizzata alla coltivazione di 33 piante di Marijuana, tutte rigorosamente interrate in vasi ed alte circa un metro.
Da ulteriori accertamenti effettuati in loco, anche con l’ausilio di personale tecnico Enel appositamente intervenuto, si è riscontrata inoltre la manomissione del contatore elettrico per assicurare l’alimentazione costante all’impianto della serra.
Battaglia è stato tratto in arresto in flagranza di reato e l’intera area posta sotto sequestro, ivi comprese ovviamente le 33 piante di marijuana, in attesa degli ulteriori accertamenti di natura qualitativa e quantitativa.
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