Le auto utilizzate per la rapina al negozio Giglio Piccolo sono state ritrovate allo Zen. I resti dei due mezzi, un’Alfa Romeo Giulietta e una Fiat 500 XL, sono stati rinvenuti in via San Nicola, piccola bretella laterale di via Camparozzo, alle spalle del centro commerciale Conca d’Oro. A terra i segni del fuoco sono evidenti. Dai detriti esce ancora qualche piccola colonna di fumo, segno che l’incendio è avvenuto di recente. Un quartiere che, negli ultimi giorni, si è trasformato in una sorta di cimitero delle auto. Sono almeno una ventina infatti le vetture carbonizzate o vandalizzate lasciate in zona. Fra le strade coinvolte figurano via Costante Girardengo, via Rocky Marciano e via Nicolò Pensabene. Fatto che aggrava una generale condizione di degrado che, in particolare negli ultimi giorni, sta affliggendo il quartiere Zen vista anche la contingente emergenza rifiuti in città.
Due furti in poche ore a Palermo
In poche ore, si sono verificati almeno due furti di una certa entità in città. Il primo, sopra richiamato, è avvenuto nel punto vendita di Giglio Piccolo, in piazza Mordini. I ladri hanno utilizzato due auto in funzione di ariete per sfondare la vetrina che si affaccia su via La Farina. I malviventi sono rimasti poco tempo all’interno dell’attività commerciale. Attimi sufficienti a trafugare della merce per un danno economico ancora da quantificare. Quel che è certo è che l’attività sarà comunque costretta a sostituire la vetrina anti-furto che si è danneggiata. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno eseguito i rilievi e cercato tracce utili per risalire agli autori.
Un secondo furto ha invece interessato il ristorante Tritalo, attività commerciale che si trova ad angolo fra via Principe di Belmonte e via Riccardo Wagner. I ladri, così come avvenuto per il punto vendita di Giglio Piccolo, sono entrati in azione la scorsa notte. Hanno portato via soldi, bottiglie e generi alimentari. Anche in questo caso, le forze dell’ordine hanno acquisito tutto il materiale a disposizione per cercare di risalire ai responsabili.
Commenta con Facebook