“In queste elezioni provinciali, il vero vincitore non è un candidato o uno schieramento, ma l’ipocrisia politica. Ancora una volta si è scelto di negare al popolo il diritto di parola, affidando la
scelta dei rappresentanti a un meccanismo di voto indiretto, opaco e fortemente discutibile”.
Risponde così il segretario regionale della DC in Sicilia, Stefano Cirillo alle dichiarazioni del leader del MpA Grande Sicilia Raffaele Lombardo che, partendo dalla valutazione sulle provinciali, chiede un rimpasto in giunta indicando Dc e Lega come sovradimensionati nell’assegnazione degli assessorato a discapito degli autonomisti.
Alleanze trasversali per salvare il salvabile
“Nel tentativo di salvare il salvabile, si sono formate alleanze trasversali e incoerenti, dettate più dalla necessità di occupare spazi di potere che da una visione condivisa. Parte ora un sistema di gestione dalle prospettive incerte, che – prosegue – rischia di restare inefficace se – come troppo spesso accade – non verranno garantite le risorse necessarie per affrontare le vere priorità: strade, scuole, servizi pubblici. La Sicilia ha bisogno di andare oltre questo stallo, ma è difficile comprendere come ciò possa accadere senza un cambio radicale di rotta”.
“È il momento di passare dalle parole ai fatti. Le istituzioni, il mondo produttivo e la società civile devono collaborare concretamente per spingere la politica ad uscire dal guado. Solo un’azione condivisa, fondata su obiettivi chiari e scelte coraggiose, potrà affrontare e trovare soluzioni che migliorino la vita dei siciliani. La Democrazia Cristiana sta cercando di mettere in campo qualcosa di nuovo partendo dai giovani, dalle donne, dagli studenti: è il nostro segnale forte di
cambiamento che vogliamo portare avanti”.
Sul rimpasto Lombardo dia l’esempio a partire dal comune di Palermo
“Se poi per rimettere insieme le tante ipocrisie si deve – come dice Raffaele Lombardo leader di Grande Sicilia – ripartire dal rimpasto nel governo di Centrodestra, dia lui l’esempio, parta dal Comune di Palermo, dove il sindaco è parte importante del suo nuovo partito Grande Sicilia.
Lo faccia dando equilibrio al giusto peso che hanno i partiti in giunta, cominciando proprio dalla Democrazia Cristiana che, da oggi, con l’adesione del consigliere Puma, che ringraziamo per la Sua scelta coraggiosa, ha ben sei consiglieri e un solo assessore. Ma riteniamo che bisogna andare oltre le logiche delle poltrone e dei rimpasti e per una volta guardare alle soluzioni dei tanti problemi urgenti. La Sicilia ha bisogno di una svolta, non di nuovi equilibri tra correnti e poltrone. Serve coraggio, serve visione. E soprattutto serve responsabilità, cominciando ad affrontare il problema più grande – la dispersione della più grande risorsa che abbiamo – i nostri giovani”, conclude Cirillo.






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