La Sicilia osservata speciale, da sempre specchio della politica italiana. Sull’isola si va sempre più concretizzando l’idea di un Grande Centro con una coalizione di centrodestra sempre più spaccata e la Lega in bilico tra estrema destra o centro-destra. L’auto candidatura di Gianfranco Miccichè ha rotto gli equilibri, all’indomani dell’annunciato sostegno della Meloni al presidente della Regione e ricandidato Nello Musumeci. Intanto dagli alti ranghi di Forza Italia, Berlusconi in primis, tutto tace ma non arrivano né conferme e nemmeno smentite alla candidatura del presidente dell’Ars. Intanto però il Grande centro prende forma, un fatto che potrebbe dare vita a un fenomeno nazionale partendo dalla Sicilia. Totò Cuffaro intanto assiste, convinto che il centro sia l’unico voto ideologico a oggi rimasto.

Verso la nascita del grande Centro

Una parte di Forza Italia, i renziani, l’Udc di Cesa, Noi con l’Italia di Lupi, Coraggio Italia di Toti e Brugnaro sarebbero già scesi a patti per formare una grande coalizione. Mentre in Forza Italia arrivano i primi mugugni, – “Non ho ricevuto alcun invito – ha detto Schifani – ma credo sia doveroso riflettere sulla palese violazione delle regole di trasparenza nella gestione del partito” – anche Salvini sarà costretto a scegliere da che parte stare.

Ritorna la Balena Bianca

Intanto Cuffaro resta alla finestra e assiste allo spettacolo della politica siciliana. “Ora il mio unico obiettivo è far
rinascere la Dc e deve farlo proprio dalla Sicilia”, dice in una intervista a Il Mattino. “Ora voglio solo riprendere il
filo di questa grande storia della Dc interrotto negli anni ‘90. Visto che si discuterà Stiamo rifacendo la Dc. Il ritorno della Balena bianca, riportare nel dibattito pubblico la dottrina sociale della Chiesa è qualcosa che emoziona moltissimo le persone”.

Ranzi leader naturale del centro

Renzi è il leader ideale della coalizione di centro secondo l’ex governatore siciliano. “Lo stiamo coinvolgendo, sento
spesso i suoi emissari sull’isola come Davide Faraone. L’ex premier ha fatto ormai una chiara scelta di Centro e sono i
nostri interlocutori privilegiati”, ammette nel corso dell’intervista al quotidiano campano. E Cuffaro non si tira indientro nemmano a chiamare a sè Forza Italia, con Micciché. “Qui in Sicilia le interlocuzioni ci sono da sempre, lavoriamo assieme. Per ora lui ha ancora la remora di tenere unito il centrodestra coinvolgendo anche Lega e Fdi”. Ma Cuffaro non chiude la porta alla destra purchè sia il centro protagonista.  Stesso discorso per il Pd, “I democristiani sono ovunque, Enrico Letta ne è un esempio”.