Contrasto all’abbandono dei rifiuti e misure per l’energia solidale a favore delle famiglie siciliane: sono due delle norme proposte dall’assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità e approvate con la Finanziaria regionale 2026-2028.
Guerra all’abbandono dei rifiuti
Con la prima norma, per il 2026 sono stati previsti 12 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato rivolti all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. La misura sarà gestita da Irfis FinSicilia e darà priorità alle famiglie con i redditi più bassi.
Un altro investimento, sempre da 12 milioni di euro per il 2026, è destinato invece a sostenere sindaci e presidenti dei Liberi consorzi comunali nella rimozione dei rifiuti abbandonati lungo le strade extraurbane della Sicilia. Previsto un vincolo fondamentale nell’attuazione della norma, ovvero l’installazione di sistemi di monitoraggio per disincentivare nuovi abbandoni.
Impegno per la transazione energetica
“Questi interventi – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – confermano l’impegno del governo regionale per favorire la transizione energetica e nella tutela dell’ambiente e del territorio, con un occhio sempre attento alle fasce più deboli della popolazione. Stiamo utilizzando le risorse derivanti dalla crescita per migliorare la qualità della vita dei siciliani, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che guarda al futuro, rafforza la coesione sociale e valorizza l’immagine della Sicilia”.
“Con queste due norme – dice l’assessore all’Energia Francesco Colianni – da un lato contrastiamo la povertà energetica, favorendo l’autoconsumo in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale, dall’altro aiutiamo gli enti locali a rendere i loro territori più decorosi e a prevenire il fenomeno degli incendi dolosi. Due norme immagine per la nostra Regione”.
MpA “Norma dal grande valore politico”
Il gruppo parlamentare all’Ars Mpa-Grande Sicilia evidenzia con convinzione il valore politico e strategico delle due norme approvate con la Finanziaria regionale 2026-2028 e promosse dall’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, guidato da Francesco Colianni, con la piena condivisione del presidente della Regione Renato Schifani.
Due interventi centrali, due scelte che incidono concretamente sulla qualità della vita dei siciliani.
Il capogruppo all’Ars Roberto Di Mauro sottolinea come “Sicilia pulita” sia “una misura strutturale e non episodica, pensata per contrastare in maniera duratura un fenomeno che danneggia l’ambiente, il decoro dei territori e l’immagine complessiva dell’Isola. Un intervento che rafforza il ruolo degli enti locali e contribuisce anche alla prevenzione di comportamenti illeciti e di fenomeni connessi, come gli incendi dolosi”.
Accanto a Sicilia Pulita, la Finanziaria introduce la misura Energia Solidale, una norma che “rappresenta una risposta concreta al tema della povertà energetica, favorendo l’autoconsumo e accompagnando la transizione energetica in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale”.
Le due misure approvate delineano, sai legge in una nota degli autonomisti, una visione coerente di sviluppo regionale: attenzione alle fasce più fragili, tutela dell’ambiente, supporto agli enti locali e valorizzazione dell’immagine della Sicilia.






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