Una vera e propria guerra si è aperta fra Palermo e Taormina per la cardiochirurgia pediatrica. Una guerra non fra i reparti in se ma una guerra politica per affermare un primato, una verità di efficienza di questa o quella realtà, che rischia di portare solo danno proprio mentre la revisione della rete ospedaliera giunge in dirittura d’arrivo.

Toni fuorvianti e denigratori

“Le continue dichiarazioni diffuse a mezzo stampa, spesso provenienti da esponenti politici, con toni fuorvianti e denigratori, mettono in discussione l’esistenza e la qualità del reparto di cardiochirurgia pediatrica di Palermo. Si tratta di affermazioni infondate, che rischiano di minare la fiducia delle famiglie già provate dalla sofferenza e che generano allarme ingiustificato e disorientamento sociale” scrive Fabrizio Artale, presidente dell’associazione di promozione sociale Ets-Movimento per la salute in una lettera aperta al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni.

Ripristinare la verità su Palermo

“Grazie al vostro impegno personale – si legge nella missiva – il reparto è stato riattivato nel luglio 2023, dopo tredici anni di attesa e è oggi pienamente operativo con un’equipe autonoma attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette. La struttura assicura interventi di altissima complessità, grazie a un team di professionisti di straordinaria competenza guidati dal professore Fiore Iorio, insigne luminare di fama mondiale. Il reparto è dotato di attrezzature di ultima generazione, di 12 posti letto di degenza ordinaria e 5 di terapia intensiva ed è supportato da una rete di specialità pediatrica e medica integrate all’interno della stessa azienda”.

Appello alla Regione

Quindi l’appello al governo “affinché la presidenza della Regione promuova un’azione istituzionale di corretta informazione pubblica, volta da affermare la verità dei fatti e a tranquillizzare le famiglie”. “Questa realtà merita tutela sostegno e valorizzazione, non ingiuste diffamazioni che rischiano di comprometterne l’immagine e il prezioso lavoro quotidiano di professionisti encomiabili”, conclude.