La guerra in Ucraina non è solo fonte di preoccupazione in Europa, Sicilia compresa. L’isola rischia un danno economico importante già alla ripartenza post pandemia.

Il danno da esportazioni

Il valore delle esportazioni di prodotti siciliani verso l’area dell’ex Unione Sovietica è di circa 70 milioni di euro l’anno. La stima è del 2019 perché tutte le considerazioni vanno fate prendendo ad esempio i livelli pre pandemia. La maggior parte di questi 70 milioni erano esportazioni di prodotti verso la Russia che, per effetto delle sanzioni, non potrà più importarli. Ci sono poi piccole quote di esportazioni verso l’Ucraina, Ma anche le spedizioni destinate agli altri Paesi dell’area potrebbero fermarsi per le difficoltà legate ai trasporti in zona adiacenti a quelle di guerra.

Il vero danno è turistico

Ma il vero danno per la Sicilia è di natura turistica. I visti turistici in Russia si erano sbloccati proprio il 22 febbraio. Prima di allora era possibile ottenere solo visti business. Proprio in questi giorni, dunque, era prevista la ripartenza del turismo da e per la Russia

“Secondo i dati pre pandemia, dunque cristallizzati al 2019 – dice a BlogSicilia Giovanni Ruggieri professore di economia del Turismo all’Università di Palermo – i russi erano all’undicesimo posto fra i ‘clienti’ delle strutture siciliane e all’ottavo posto per permanenza nell’isola”.

Si tratta, però, di turisti ‘alto spendenti’ ovvero di turisti con la propensione a spendere molto durante la loro vacanza “Con circa 300mila notti di soggiorno stagione – continua Ruggieri – la loro presenza vale per il turismo siciliano circa 200 milioni di euro, ivi comprese tutte le voci di spesa turistica collegate al soggiorno”

Gli effetti sul turismo non di origine russa

Ma non ci sono solo i ‘danni’ dall’azzeramento del turismo russo, che appare più che probabile. L’intera movimentazione dei turisti in Europa rischia di subire l’effetto ‘paura della guerra’. Un elemento che porta con se un rischio di frenata. Se si considera che la ripartenza vedeva già l’avvio di prenotazioni per circa il 50-60% dei livelli pre covid19, la nuova frenata potrebbe arrestare questa tendenza.

Turismo siciliano indirizzato ai viaggi domestici

Unico dato positivo la conseguente crescita del turismo domestico che vede la Sicilia come meta considerata ‘interna’ e ‘sicura’ rispetto al resto d’Europa e dunque verso l’isola potranno indirizzarsi turisti italiani indirizzati verso un viaggio estero e scoraggiati dagli eventi in Ucraina

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