I carabinieri del nucleo tutela del lavoro hanno eseguito un provvedimento di sequestro per equivalente nei confronti dirigenti della Rap che hanno pagato alcune sanzioni per reati sul luogo di lavoro con soldi della società.
I provvedimenti per 57 mila euro sono stati emessi nei confronti di Roberto Dolce, ex presidente del consiglio di amministrazione, Massimo Collesano (dirigente dell’Area finanza e Bilancio), Sergio Vizzini, presidente del collegio sindacale; Loredana Giuliani, componente del collegio sindacale; Fabrizio Leone; Larissa Calì; Giosuè Nicola, Aurelio Rizzuto e Roberto Scardino.
L’inchiesta era scattata dopo un controllo il 13 giugno 2016, dei carabinieri in un cantiere stradale nel centro di Palermo, dove erano in atto lavori di rifacimento del manto, ad opera della Rap spa, ditta municipalizzata a partecipazione totale del Comune di Palermo.
Dopo l’accesso ispettivo sono stati denunciati 8 soggetti del consiglio di amministrazione per una serie di violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e veniva inoltre accertata la presenza di 31 lavoratori irregolari.
Alla fine della verifica sono scattate sanzioni per 57 mila euro. Soldi che secondo le indagini dei carabinieri sono usciti dalla casse della Rap.
“Siamo molto preoccupati per la partecipata Rap. Ad una situazione economico-finanziaria già grave e unitamente alle difficoltà gestionali, si aggiunge oggi un ulteriore vicenda dai toni scuri in cui dirigenti ed ex cda risultano indagati a vario titolo per peculato e reati in materia di falso”.
Lo dice Antonino Randazzo, consigliere comunale del M5S che prosegue: “E’ auspicabile che quanto prima si faccia chiarezza per fugare ombre e dubbi su una realtà che deve procedere limpidamente e serenamente per gli interessi dei cittadini e dei lavoratori stessi. Restiamo in attesa della magistratura: certo è che se i reati saranno confermati chiederemo al Sindaco di valutare provvedimenti a tutela dell’azienda e di tutti i cittadini”.
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