Pareggio 1 – 1 per il Palermo sul campo dell’Hellas Verona. Al vantaggio iniziale di Di Carmine risponde Rajkovic nella ripresa. Stellone non potrà essere contento della prestazione. A conti fatti, un pareggio che può risultare prezioso per i siciliani.

Verona (4-3-3): Silvestri 6; Empereur 5,5, Caracciolo 6,5, Dawidowicz 5,5, Crescenzi 5,5; Zaccagni 6,5 (28′ s.t. Laribi s.v.), Marrone 6; Gustafson 6; Matos 5,5 (24′ s.t. Ragusa s.v.), Di Carmine 7, Lee 7 (39′ s.t. Pazzini).

Palermo (4-4-2): Brignoli 6; Rispoli 6 (16′ s.t. Salvi 5,5), Bellusci 5,5, Rajkovic 6,5, Aleesami 4,5; Falletti 5, Jajalo 5, Haas 5, Trajkovski 5,5 ( 42′ s.t. Embalo s.v.); Moreo 6, Nestorovski 5 (32′ s.t. Puscas s.v.)

BRIGNOLI: Incolpevole sul gol del Verona, l’estremo difensore rosanero gioca una partita sufficiente.

RISPOLI: Buon rientro dalla squalifica, nella prima frazione mette in mezzo palloni pericolosi ma non è ancora al massimo della forma e si vede soprattutto in fase difensiva.

Dal 16′ s.t. SALVI: Sostituisce Rispoli ma non da’ quella freschezza che Stellone sperava. Soffre parecchio i duelli con Lee, che lo sovrasta anche in fase difensiva.

BELLUSCI: Croce e delizia della difesa rosanero nella partita di oggi. Sfortunatamente prevale la prima. Sbaglia completamente la scelta nel gol di Di Carmine e prende la consueta ammonizione evitabile. Bravo solo nel salvare una palla gol clamorosa su Crescenzi.

RAJKOVIC: Un po’ macchinoso. Soffre parecchio le ripartenze del Verona. Stellone gli chiede di alzare tantissimo la linea per schiacciare l’Hellas, ma non è nelle sue corde difendere a campo aperto e si vede. Tuttavia è l’uomo immagine dei rosanero grazie al gol del pareggio.

ALEESAMI: Un mistero: sembra sempre affaticato, perde sempre il tempo delle giocate e non difende neanche bene. Talmente male da far rimpiangere Mazzotta, mica Roberto Carlos.

FALLETTI: Partita senza arte né parte. Ha sicuramente vissuto serate migliori e col passare dei minuti svanisce così come gran parte della squadra.

JAJALO: Oggi una delle peggiori partite. Si fa valere solo in fase di interdizione. Quando imposta il gioco sbaglia tutto e quando tira fa anche di peggio. Fuori lo stadio cercano ancora i suoi palloni.

HAAS: Se vorrà diventare un gran giocatore dovrà capire che la continuità è fondamentale. Il ragazzo ha talento, ma anche oggi ha momenti di buio profondo. Lascia troppo spesso solo Jajalo in cabina di regia… e non è mai una buona idea.

TRAJKOVSKI: Nella mediocrità generale della prestazione, il macedone sicuramente emerge come uno dei migliori. Ma dal suo talento è lecito aspettarsi sempre qualcosa in più. Ma non c’è da meravigliarsi: se riuscisse sempre ad esprimere al meglio le sue qualità, non giocherebbe qui.

Dal 42′ s.t. EMBALO

MOREO: In attacco non si vede quasi mai, ma la sufficienza è di incoraggiamento e di apprezzamento per l’impegno. Moreo torna ad aiutare sempre la squadra e questo, probabilmente, leva un po’ di lucidità.

NESTOROVSKI: Male, malissimo. Quando la squadra non riesce a giocare bene lui non sembra trovare la luce. Si batte contro tutto e tutti, ma non punge mai il portiere avversario.

Dal 32′ s.t. PUSCAS