“Ho fatto una cazzata”. Elio Arnao, l’ultimo dei giovani arrestati venerdì scorso a Palermo accusato di violenza di gruppo ha risposto alle domande del gip Marco Gaeta. Anche per lui il racconto è stato a volte drammatico.
“Nessuno di noi pensava si trattasse di una violenza – ha aggiunto Arnao – sapevamo che la ragazza in passato avesse fatto queste cose. E’ stata lei a indicare il percorso, da dove prendere per non farsi vedere dal suo ragazzo. Ci ha portato lei al Foro Italico. Lei stessa ha indicato i due con cui iniziare. E’ stato un errore, un grave errore”.
I sette insieme alla ragazza erano anche loro ubriachi e solo dopo qualche ora dopo che sono andati a mangiare della rosticceria hanno iniziato a rendersi conto di quello che avevano fatto. Di essere finiti in una vicenda enorme molto più grande di loro.
“Dovevo andare via”
“Dovevo andare via non dovevo restare. Non mi sono reso conto di quello che stava accadendo”. Anche Samuele La Grassa, uno dei sette arrestati a Palermo con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, ha risposto alle domande del gip Marco Gaeta.
E’ il secondo dei tre arrestati lo scorso venerdì che varca la porta del giudice. “Non ho avuto un rapporto sessuale con la ragazza anche se all’inizio sembrava consenziente”, ha aggiunto – Ho sbagliato a non andarmene”.
Il ragazzo sarebbe quello che insieme ad Angelo Flores ha filmato la scena con il cellulare. Si trovava alla Vucciria e anche lui ha ribadito di non avere mai conosciuto la ragazza prima di quella sera. Davanti al gip ha ribadito di non avere compreso di essere finito per errore in una vicenda orribile.
“Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente”.






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