“E’ inaccettabile che siano sempre i comuni a dover sopportare tagli e sacrifici imposti dalla politica, che finge di non vedere la gravissima situazione economico-finanziaria in cui versano, da parecchi mesi, gli enti locali siciliani, la maggior parte dei quali saranno nell’impossibilità di chiudere i bilanci”.

L’attacco è del Presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando in risposta alle dichiarazioni dell’Assessore Baccei in merito alla legge di stabilità 2016 che rischia di far gravare ancora sui Comuni una lunga lista di tagli, spese e tasse.

“Così come avevamo anticipato, il 4 febbraio scorso, in occasione dell’audizione in Commissione Bilancio all’ARS, quando avevamo rappresentato, anche attraverso un documento articolato, le maggiori criticità della legge- continua Orlando – la mancata previsione dei 115 milioni per spese di investimento, che negli anni sono stati utilizzati per il pagamento dei mutui e la previsione contenuta nell’art. 5 della legge di stabilità 2016, in base alla quale la copertura di ben 500 milioni dipende dalla sottoscrizione di un eventuale accordo Stato- Regione Siciliana, sono per i Comuni siciliani assolutamente insostenibili”.

“Non si può continuare a vessare l’unica istituzione democratica che quotidianamente si confronta con la difficile situazione congiunturale che colpisce larghe fasce di popolazione – conclude Orlando – e che, troppo spesso, è costretta a negare servizi essenziali alle categorie più fragili, come bambini, disabili e anziani”.

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