“A Palermo lo sanno tutti chi sono gli aggressori, anche il sindaco Orlando”.

Così alcuni militanti di Forza Nuova si sono sfogati davanti al Pronto Soccorso dell’ospedale Civico dove veniva medicato Massimo Ursino, il dirigente provinciale del movimento di estrema destra che ieri sera è stato picchiato a sangue nel corso di un raid compiuto in un strada del centro da un gruppo di almeno sei persone.

A Ursino è stata assegnata una prognosi di 20 giorni. L’aggressione è stata rivendicata con una mail alla quale è stata allegato anche un video.

Sull’aggressione è intervenuto anche il sindaco Orlando, con un comunicato diffuso a tarda ora. “Quanto avvenuto con l’aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo – si legge nella nota – è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza”.

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