Confesercenti Palermo chiede alle istituzioni di rilanciare il centro storico, partendo da via Roma: per questo l’associazione guidata da Mario Attinasi, insieme ad alcuni commercianti e rappresentanti di movimenti civici, ha incontrato il sindaco Leoluca Orlando presentando un pacchetto di proposte che comprendono l’inversione del senso di marcia in via Roma, da via Cavour verso la Stazione; un piano parcheggi che comprenda quello dell’Ufficio Anagrafe di piazza Giulio Cesare e navette gratuite che colleghino il Foro Umberto I con via Roma e corso Vittorio Emanuele; potenziamento del bike sharing; misure fiscali ad hoc per l’affitto dei locali commerciali; eventi culturali; tre turni giornalieri di pulizia delle strade e dei marciapiedi; potature; wi-fi gratuito; nuova segnaletica e la domenica pedonale.
“L’introduzione della Zona a traffico limitato rischia di rappresentare il colpo di grazia per un tessuto commerciale, quello del centro storico, già sfiancato dalla crisi e dalla presenza dei grandi centri commerciali che godono di servizi migliori – dice Attinasi – Ecco perché Confesercenti chiede a gran voce interventi immediati che risollevino le sorti di via Roma, unico grande asse del centro rimasto aperto alla circolazione, e di conseguenza quelle dell’intero centro storico trasformando la Ztl in una opportunità e non in una punizione”.
Con Confesercenti, rappresentata da Mario Attinasi, Michele Sorbera, Aida Faraone e Vito Minacapelli, coordinatore di Ancestor Confesercenti, erano presenti Francesco Bertolino di ParteciPalermo e Pietro Muratore di Alab, sottoscrittori del pacchetto di proposte formulate insieme ai commercianti in occasione di una riunione dello scorso 8 settembre a cui hanno presto parte anche le associazioni Mobilita Palermo, Muovi Palermo, ParteciPalermo, Protezione Civile e Alab.
“Via Maqueda è stata oggetto in questi anni di una grande e doverosa attenzione , tra l’altro condivisa pienamente da Confesercenti– conclude Attinasi – chiediamo la stessa attenzione per via Roma e le strade limitrofe, mettendo così un freno a un processo di desertificazione che rischia di impoverire tutta Palermo. Questo cambiamento passa però da due punti fondamentali: attenzione al decoro e maggiore sicurezza. Altrimenti è inutile parlare di turismo”.
“Bisogna riportare al centro del confronto questo tema da cui dipende il futuro di molti commercianti, nonché la stessa attrattività di aree a grande impatto turistico – dice Minacapelli – bisogna integrare la fruizione sostenibile di risorse diverse e combinare elementi come la disponibilità delle infrastrutture e dei servizi, l’accessibilità e la sicurezza dei luoghi, la regolazione delle imprese e della concorrenza, le competenze e la promozione turistica per rendere accogliente e competitiva un’area che assume una rilevanza determinante non solo per il ricco patrimonio storico e culturale che la contraddistingue, ma poiché si configura, attraverso la presenza della Stazione ferroviaria, come porta di accesso della città”.
Commenta con Facebook