Non ci saranno i grandi magazzini e le attività commerciali che si volevano impiantare in quel capannone. Lì’ resterà la missione Speranza e Carità di Biagio Conte che ospita gli ‘ultimi’ ma rispetto al passato i locali della Missione saranno di proprietà della stessa Missione.
Biagio Conte ha vinto la sua battaglia e da oggi smetterà di occupare il capannone nel quale faceva anche lo sciopero della fame. ieri aveva anche avuto un malore e l’altro ieri aveva scritto al papa per chiedere un intervento.
La diatriba riguardava proprio i locali usati gratuitamente dalla Missione per anni e poi venduti ad un imprenditore di Partinico che era intenzionato ad aprire una attività commerciale che avrebbe avuto un peso nel rilancio di questa città semi desertificata. ma questo non sarà possibile.
Alla fine di una battaglia durante la quale l’imprenditore è rimasto isolato, circondato da chi gli chiedeva un passo indietro, Alfredo Cannone ha ceduto e si è detto disponibile a restituire il Capannone costatogli 164mila euro.
Sarà la stessa Missione a comprarlo al medesimo prezzo. Cinquantamila euro sono già arrivati da una donazione privata, gli altri dovranno essere raccolti entro febbraio o forse la Missione potrà accedere ad un mutuo etico. Lui, Cannone, voleva dar vita a una attività commerciale ma non vuole lucrare sulla vendita alla Missione. Palermo continuerà ad avere la Missione ma non avrà l’attività commerciale.
Quello che ha fatto negli anni Biagio Conte per i poveri di Palermo è innegabile e non si discute ma se si impediscono le iniziative imprenditoriali Palermo come potrà risorgere da questa crisi? La Missione non poteva essere sistemata in un’altra struttura pur tutelata? Domande alle quali non avremo risposte. certo da domani i poveri avranno bisogno di più elemosine di prima dovendo pagare la rata del mutuo.
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