I boss non volevano destare più sospetti e per i summit prediligono luoghi all’aperto o del tutto non convenzionali. I carabinieri nel corso dell’operazione Black Cat hanno filmato e seguito diversi incontri tra esponenti delle famiglie mafiose in aperta campagna, nei pressi del porto di Cefalù e all’ospedale Cimino di Termini Imerese.  Padrone di casa Vincenzo Calderaro dipendente dell’ospedale originario di Caccamo finito ai domiciliari nel corso dell’operazione.

Il collaboratore di giustizia Antonino Giuffrè aveva raccontato nel 2002 che Calderaro era vicino allo stesso Giuffrè e a Diego Guzzino. “Vincenzo Calderaro – aveva detto l’ex capo del mandamento di Caccamo ora collaboratore di giustizia – che lavora all’ospedale di Termini Imerese ma è di Caccamo il quale è vicino a me ed a Diego Guzzino ed alla sua famiglia che faceva anche da tramite per appuntamenti”. Il 21 gennaio del 2013 prima dell’incontro in ospedale c’era stato un incontro nello studio del geometra Gandolfo Maria Interbartolo a cui avevano partecipato Stefano Contino e Gaetano Muscarella.

Nel corso della conversazione emergeva che l’incarico di capofamiglia a Cerda veniva attribuito a Stefano Contino da Antonio Giovanni Maranto, quest’ultimo inoltre aveva il progetto di annettere il mandamento di Trabia a quello di San Mauro Castelverde, intendimento venuto meno dopo la nomina di Diego Rinella, sorretto da Giuseppe Ingrao e Michele Modica. Il geometra Interbartolo nel corso della conversazione informava Contino e Muscarella che gli esponenti di Cerda avevano ottenuto ottenuto l’autorizzazione da parte di Antonio Giovanni Maranto , per girare nei paesi vicini a Cerda per riprendere i contatti con quei referenti mafiosi, come si è visto Valledolmo e Montemaggiore Belsito.

Il summit al’ospedale di Termini si è svolto l’indomani e hanno preso parte Diego Rinella e Giuseppe Ingrao. In questa occasione veniva ufficializzata la nomina di Diego Rinella quale capo del mandamento di Trabia. Una nomina contestata da Stefano Contino. “Come fanno un Capo Mandamento come a Dino”. Nel corso degli incontri uno degli aspetti chiave era quello della riorganizzazione dei confini delle famiglie. Dopo gli arresti delle ultime operazioni Cosa Nostra doveva riorganizzarsi e stabilire i nuovi capi.

“Sono stupito e indignato: l’assessorato sosterrà ogni tipo di intervento e verifica da parte delle forze dell’ordine e tutte le iniziative ed i provvedimenti presi dell’Azienda sanitaria, anche a tutela dell’immagine della struttura”. Lo dice Baldo Gucciardi, assessore regionale alla Salute, a proposito della notizia di un summit di mafia all’interno dell’ospedale di Termini Imerese individuato nel corso dell’indagine antimafia dei Carabinieri.

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