I dati del Dasoe

Il Covid abbandona la Sicilia, in sette giorni -27% di nuovi contagi

Diminuiscono ancora i nuovi casi di Covid in Sicilia, nella settimana dall’8 al 14 maggio, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. I soggetti risultati positivi ai test antigenici o molecolari sono 428 (-27,33%), con un’incidenza di 9 casi ogni 100 mila abitanti. E’ quanto riporta il bollettino settimanale redatto dal Dasoe, il dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale della Salute.

Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Palermo (11/100.000 abitanti), Enna (10/100.000 abitanti) e Siracusa (10/100.000 abitanti). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 80 e gli 89 anni e gli over 90 (25/100.000 abitanti) e tra i 70 e i 79 anni (15/100.000 abitanti).

Le vaccinazioni

Per quanto riguarda le vaccinazioni, i dati sono aggiornati al 16 maggio. Tra i bambini in fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 22,64% del target regionale. Sono 59.095 i bambini, pari al 19,46%,che risultano aver completato il ciclo primario. Nella fascia over 12 i vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,87% del target regionale, mentre quelli che hanno completato il ciclo primario all’ 89,49%.

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Sono ancora 1.120.887 i cittadini che non hanno ricevuto la terza dose, mentre i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.774.248 pari al 71,22% degli aventi diritto, incluso il target 5-11 anni.

Dal 13 luglio dell’anno scorso sono state complessivamente somministrate ai residenti in Sicilia 243.863 quarte dosi, di cui 214.302 a soggetti over 60. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 10.584.

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La gestione del Covid negli ospedali

Indicazioni operative per agevolare le strutture ospedaliere nella gestione del rischio di contagi da Covid-19 dopo l’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile scorso. Sono quelle contenute nella circolare del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana inviata ad aziende sanitarie e ospedaliere e agli altri enti interessati. Il documento contiene prescrizioni sia sull’uso delle mascherine sia sui tamponi per l’accesso a ospedali e ambulatori pubblici e privati.

Le mascherine

L’utilizzo delle mascherine resta obbligatorio per operatori, visitatori e utenti in tutti i reparti di degenza, in tutti gli ambulatori o centri specialistici con pazienti fragili o immunodepressi e per chi presenta sintomatologia respiratoria all’interno delle sale d’attesa delle strutture sanitarie, pronto soccorso inclusi. L’obbligatorietà vale anche nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, tra cui quelle di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, hospice, centri di riabilitazione e strutture residenziali per anziani.

L’obbligo delle mascherine non è valido per i bambini al di sotto dei sei anni e per chi ha patologie o disabilità che siano incompatibili con il loro utilizzo; allo stesso modo sono esentati dall’obbligo coloro i quali devono comunicare con persone con disabilità, ad esempio sorde, per cui il dispositivo di protezione sarebbe d’ostacolo.

La mascherina è, invece, raccomandata per operatori, accompagnatori e utenti in tutte le sale d’attesa, anche in assenza di sintomatologia respiratoria, e, a discrezione del medico, in tutti gli ambulatori di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e in quelli delle strutture sanitarie per le quali non è già prevista l’obbligatorietà.

I tamponi

Per quanto riguarda i tamponi, questi sono obbligatori per i pazienti che accedono al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero, anche in Day hospital e Day Surgery, nel caso in cui presentino già sintomi respiratori o li sviluppino durante la permanenza. In ogni caso, le direzioni sanitarie possono estendere i test antigenici all’ingresso anche ai pazienti asintomatici. Lo stesso vale per i pazienti che devono essere trasferiti in altri reparti o strutture: in questo caso il tampone può essere effettuato anche in assenza di sintomi.

Per quanto riguarda l’ingresso nelle strutture ambulatoriali, anche in questo caso il test è necessario per i pazienti con sintomatologia respiratoria, mentre è a discrezione delle direzioni delle Aziende sanitarie per i pazienti asintomatici. L’esecuzione del tampone è richiesta anche per tutti i nuovi ingressi o rientri dal ricovero per gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.

Insieme alle indicazioni della circolare, basate sull’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, su mascherine e tamponi le direzioni sanitarie possono autonomamente adottarne di più restrittive rispetto a quelle previste nei casi o meno di obbligatorietà.

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