Fuori Giorgio Di Marco, consigliere di amministrazione già dimessosi e le cui dimissioni sono state accettate, dentro una donna. L’assemblea dei soci Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, si riunisce oggi per integrare il Consiglio di Amministrazione e far si che risponda alle norme che prevedono il rispetto delle quote rosa.

Una battaglia che era nata nello scorso mese di dicembre quando tre consigliere comunali guidate da Nadia Spallitta avevano segnalato al ministero il mancato rispetto della norma proprio nel nuovo CdA Gesap. la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, infatti, è pubblica al 98% e secondo i consiglieri comunali deve rispettare le norme previste per le società pubbliche. Secondo i soci, invece, quel 2% di capitale privato conferisce alla Gesap la qualità di società privata e dunque non soggetta a queste regole.

“Il Ministero si è attivato su nostra sollecitazione – dice Nadia Spallitta a BlogSicilia – ed ha chiarito che anche Gesap deve rispondere alle medesime regole che riguardano tutte le partecipate. Il fatto che l’assemblea stia procedendo alla revisione del consiglio di Amministrazione è una cosa che vivo come una piccola vittoria personale e dei diritti”.

Dunque oggi è il giorno del nuovo Consiglio di Amministrazione integrato. Si dovrà nomina una donna nel CdA e una donna anche nel collegio dei revisori dei conti. Fino alla scorsa settimana in pole position c’era l’ex assessore al Turismo Cleo Li Calzi, indicata dalla corrente cracoliciana del Pd, ma voci di corridoio parlano di uno stop imposto personalmente dal sindaco Orlando a questa nomina. Adesso gira anche il nome di Patrizia Di Dio attuale responsabile di Confcommercio Palermo ma una simile scelta appare tutt’altro che scontata e, per certi versi, persino difficile.

“Una voce del genere mi sorprende alquanto – dice ancora Spallitta – ma non stiamo qui a parlare del chi. Ci sono molte donne capaci che possono andare a ricoprire un simile ruolo. Io mi auguro soltanto che si scelga proprio in base alle capacità”.

Ma il pronunciamento del Ministero apre un altro spaccato, quello sui compensi. Se Gesap deve comportarsi come una partecipate a tutti gli effetti allora anche i compensi dei componenti il CdA, del direttore generale e dei manager devono sottostare alle regole generali. Un pubblico dipendente dovrebbe svolgere l’incarico gratuitamente. La norma dice che va stabilito un compenso che poi viene restituito alle casse pubbliche. “Questo vale per tutte le partecipate – aggiunge Spallitta- occorre fare una ricognizione di tutti gli incarichi e comprendere se ce ne siano da rivedere alla luce di queste norme. E non si parla solo di Gesap ma di qualsiasi incarico di un dipendente pubblico in una società partecipata”.

Nelle società partecipate comunali attualmente sono due i dirigenti del Comune di Palermo impiegati in ruoli simili. Si tratta di Fabio Giambrone alla Gesap e Dario Bellia all’Amat  ma entrambi hanno chiesto di essere posti in aspettativa dal Comune ed hanno poi ricevuto un incarico esterno a tempo determinato legato al mandato del sindaco.

Ambienti comunali, inoltre, ribadiscono che non ci sono posizioni da rivedere nelle società partecipate così come l’adeguamento della Gesap alle quote rosa è una scelta di opportunità essendo la società che gestisce l’aeroporto privata a tutti gli effetti (2% di capitale privato, 22% di capitale comunale e restante parte nella mani della ex Provincia regionale).

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