La grinta, la voglia, il cuore: ingredienti che non mancano al Palermo di Corini. Caratteristiche che, però, non bastano in Serie A se manca la qualità dei singoli giocatori. Nel suo sfogo in conferenza stampa l’allenatore rosanero l’aveva detto, facendo ampiamente capire che non condivideva le scelte di mercato della società. Detto questo e detto anche che per il Palermo è stata l’ennesima settimana di follia, bisogna anche dire che i rosa a Reggio Emilia se la sono giocata, arrendendosi solo nel finale al più forte Sassuolo. Il 4 a 1 finale potrebbe ingannare, ma il divario tra le due squadre non è stato poi così grande.

LA PARTITA.Comincia bene, anzi benissimo il Palermo. Nestorovski fa il fenomeno e di tacco regala a Quaison il pallone dell’1 a 0. L’attaccante rosa supera anche il portiere e mette in rete.

Il Sassuolo non sta a guardare e con Matri trova subito il pareggio. Le parole di Corini rimbombano nella testa dei giocatori del Palermo che, invece, di abbattersi, reagiscono prepotentemente.

I rosa collezionano due occasioni in pochi minuti, poi è un colpo di testa di Nestorovski che sfiora il palo. I limiti, però, non si cancellano con la bacchetta magica e il Palermo cade ancora una volta per un errore assolutamente evitabile.

A sfruttarlo è un siciliano di Messina, Antonio Ragusa, che con un tocco felpato batte il portiere del Palermo per la seconda volta.

Nella ripresa non succede molto: il Palermo ha subito il colpo dopo il raddoppio del Sassuolo. Ci vuole un po’ prima che la squadra di Corini ricominci a macinare gioco e a costruire occasioni. Il tecnico, dunque, decide di affidarsi alla classe e all’esperienza di Alino Diamanti che, più di una volta, ha permesso al Palermo di cambiare ritmo.

L’occasione del pari arriva, ma il Palermo la spreca con Rispoli non passano nemmeno 60 secondi e la difesa confeziona un pastrocchio difficile da commentare. Morganella regala il pallone a Ragusa, Posavec ferma l’attaccante come può, ma non riesce a far nulla contro Matri che mette a segno il 3 a 1.

Neanche sul 3 a 1 i rosa si arrendono: Diamanti sfiora il palo con una conclusione potente. I rosa si gettano in avanti con grinta e cuore, proprio come chiede Corini. La foga agonistica, però, è troppa e il Sassuolo punisce per la quarta volta il Palermo: a chiudere i conti è Politano servito in contropiede da Defrel.

Il Palermo perde un’altra partita e la salvezza diventa impresa sempre più difficile. Lecito chiedersi, dopo le parole di Corini, se dopo la trasferta di Sassuolo, in casa Palermo, scoppierà l’ennesima bomba atomica.

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