La Federazione Giovani democratici di Agrigento si autospspende per protesta. Dopo la chiusura di molti circoli Pd della Sicilia centrale arriva quest’ ‘schiaffo’ ai dirigenti nazionali e locali del partito contro le scelte fatte nella composizione delle liste.
“Abbiamo chiesto, nel rispetto del nostro statuto e dei valori di pluralità che ne stanno alla base, un legittimo coinvolgimento dei territori, dei loro militanti e dirigenti. Lo abbiamo fatto nelle sedi opportune e di tutti i livelli, perché è così che in un partito ‘democratico’ dovrebbero essere affrontate e decise le vicende di una comunità scrivono min una nota più che polemica -. Fino alla fine abbiamo sperato che la segreteria nazionale potesse prendere in considerazione le nostre legittime richieste. Oggi, invece, ci ritroviamo costretti dal Partito Democratico a sostenere nella nostra provincia, candidati che nulla hanno in comune con la nostra storia politica, con i nostri ideali, con la nostra militanza”.
“Il metodo messo in campo dal nostro segretario Matteo Renzi è inammissibile ed inaccettabile – attaccano -. In questi mesi abbiamo assistito ad una predominanza dei “fedelissimi”, su una comunità che ha come principi cardine l’unità e la condivisione. Come si può ignorare tutto questo? In una notte, ciò per cui il Pd esiste, per cui il Pd è nato, è stato spazzato via, calpestato da una logica figlia di un modo di intendere la politica che non ci appartiene”.
“Non possiamo accettare tutto questo. Non lo accettiamo perché è una enorme mancanza di rispetto verso tutti quei militanti che da anni sacrificano il loro tempo per questo partito. Piuttosto che scrivere a malincuore queste righe, avremmo voluto partecipare ad una campagna elettorale che tramite la celebrazione delle primarie, come da statuto, ci avesse resi partecipi nella scelta dei nostri rappresentanti. Cosa è rimasto di quel Partito Democratico che ha acceso la nostra passione verso la politica? Il segretario nazionale, da sempre, si candida ad essere il riferimento delle nuove generazioni ma ad oggi, l’unico dato che emerge è la scarsa fiducia dei giovani verso questo partito anche e soprattutto nella provincia con il più alto tasso di emigrazione giovanile”.
I giovani Democratici esprimono un dissenso che non è solo loro e minacciano disimpegno dalla campaghna elettorale”Non possiamo e non vogliamo fare campagna elettorale per il ‘Partito di Renzi’. Per queste ragioni, i Giovani Democratici della federazione di Agrigento, si autosospendono. Voteremo Partito Democratico perché, nonostante tutto, siamo convinti che rimanga l’unica proposta seria per il Paese, ma non parteciperemo attivamente alla campagna elettorale. Questa è la posizione dei Giovani Democratici della provincia di Agrigento, consapevoli di dare voce a tanti simpatizzanti, militanti e dirigenti. Questo documento è rivolto a chi ha compiuto queste scelte ingiuste verso la nostra comunità ma soprattutto a tutti i militanti e dirigenti di ogni provincia che non le condividono. A questi ultimi chiediamo di unirsi a noi per far rispettare la nostra storia, fatta di valori non negoziabili. Questa scelta è inevitabile. E d’altronde, l’unica che può riuscire a far capire quanto sia lontana la base da questo Partito Democratico”.
Il documento, che segue la chiusura dei circolidi Enna e Caltanissetta, è firmato dalla federazione di Agrigento e da dodici Circoli ma raccoglie, subito dopo, una lunga serie di adesioni
“In queste ore stiamo assistendo allo sfregio, non solo del partito ma della dignità di centinaia di
militanti e di elettori. Renzi ha chiesto di fermare le polemiche? Il segretario non stia sereno perché non resteremo zitti e non faremo finta che nulla sia accaduto. La Sicilia è in rivolta in maniera trasversale” rincara la dose Magda Culotta, deputata uscente del Pd e sindaco di Pollina, una degli esclusi da liste nell’ultima ora.
“Gli elettori lamentano lo scollamento con la base e mi chiedo come possa Renzi proseguire la campagna elettorale e far finta di nulla, se chiudono i circoli, si auto sospendono i dirigenti e se si è lavorato alla composizione delle liste in una segreteria parallela anziché servirsi della sede del partito e dei suoi funzionari?”.
“Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà ai circoli chiusi per protesta in Sicilia e a tutti coloro che si sentono offesi e a cui dico di non mollare. Lavoriamo perché il nostro partito torni ad essere davvero democratico”.
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