Non accenna ad arrestarsi la polemica sul simbolo utilizzato per il Listone nel quale confluiscono i candidati Pd a sostegno di Leoluca Orlando. A rincarare la dose della polemica all’interno del partito soprattutto fra la mozione Renzi e la mozione Andrea Orlando per la segreteria è il professor Giovanni Fiandaca presidente del Comitato siciliano mozione Orlando in Sicilia: “Sarebbe molto spiacevole se un certo stile di fare politica, per un verso populistico-plebeo e per altro verso fascistico-stalinistico, avesse cominciato a contagiare anche esponenti del partito siciliano: Miceli, invece di usare nei confronti di Andrea Orlando espressioni volgari e aggressive tendenti a discreditarlo moralmente, abbia la capacità e il buon gusto di contrastare con argomenti di merito la diagnosi secondo cui il Pd palermitano si trovi in una situazione di prostrazione”.

Fiandaca si esprime così commentando le dichiarazioni di ieri del segretario provinciale di Palermo dei democratici, Carmelo Miceli, che aveva definito “marchette congressuali” le critiche del guardasigilli al partito palermitano che aveva rinunciato alla presentazione del proprio simbolo alle comunali, confluendo in una lista si sostegno a Leoluca Orlando, insieme ad altri partiti.

Al vetriolo la risposta di Miceli: “Pensare di avere un punto di vista morale privilegiato sul mondo è sempre stato il limite di certa politica. Un limite che l’ha relegata, e talvolta continua a farlo, in un cantuccio nebuloso di élite rancorosa, distante dalla realtà e imprigionata in gabbie ideologiche che palesano un disprezzo, quasi antropologico, degli altri. Quando i ‘baroni’ della sinistra comprenderanno che questi atteggiamenti sono deleteri e controproducenti tutti faremo un grande passo in avanti”.

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