La polizia non appena è entrata nel locale Le Terrazze in via Giovanni Lucifora a Palermo dove era stato picchiato in modo violento il buttafuori Angelo Sicilia trovò dieci bastoni sporchi di sangue.
I giovani che non erano stati fatti entrare dal personale si scagliarono con calci, pugni e bastoni contro colui che aveva avuto la colpa di avere applicato le regole.
Una decina le persone coinvolte nella maxi rissa. Nessuna collaborazione da parte dei clienti e si trovarono nel locale.
“Il branco malmenò il buttafuori – spiega Rodolfo Ruperti capo della squadra mobile – solo perché stava svolgendo il suo lavoro e negò loro l’accesso al privè. Stiamo cercando di individuare gli altri componenti del gruppo che quella sera picchiò il giovane”.
Questa mattina tre dei dieci picchiatori sono agli arresti domiciliari: Salvatore Incontrera, Nicolò Di Michele e Raffaele Di Dato. Adesso è caccia agli altri giovani che la notte del 21 febbraio lasciarono il buttafuori sul pavimento della discoteca dopo il pestaggio per futili motivi.
La polizia iniziò a sentire quanti si trovavano nella zona ad iniziare dall’amministratore della società che gestiva il locale, Giovanni Avanti, che ha raccontato di non avere assistito alle percosse, ma di avere visto uscire quattro o cinque giovani che si erano allontanati in macchina.
Da quel momento sono scattate le indagini che sono partite proprio dalle immagini riprese dai telefonini dei colleghi che avevano immortalato alcuni giovani che poco prima pretendevano di entrare nella zona privè senza nessun invito.
Gli agenti risalirono alla presenza dei tre anche dall’analisi dei tabulati telefonici. Incontrera in base alla celle telefoniche impegnate si trovava nel luogo dell’aggressione. I tre giovani oggi finiti agli arresti domiciliari sono stati riconosciuti anche dai colleghi del buttafuori. Gli unici che hanno collaborato alle indagini. Da tutti gli altri clienti solo silenzio.
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