Il prefetto di Palermo Massimo Mariani come stabilito dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo l’omicidio di Paolo Taormina ha firmato un’ordinanza con la quale sono state individuate le seguenti aree del centro urbano di Palermo, che saranno sottoposte a misure di vigilanza rafforzata.
Le zone rosse
Teatro Massino piazza Verdi (zona antistante al Teatro Massimo) – via Maqueda (tratto compreso tra via Cavour e Via dell’Orologio) – via dell’Orologio – piazza Olivella – via Bara all’Olivella (fino all’intersezione con via Roma) – Via Roma (tratto compreso tra via Bara all’Olivella a via Cavour) – via Cavour (tratto compreso tra via Roma e Piazza Verdi).
Vucciria via Roma (tratto compreso tra via Vittorio Emanuele e piazza S. Domenico) – piazza S. Domenico – via Meli (tratto compreso tra piazza S. Domenico e vicolo S. Eligio) – vicolo S. Eligio – via Argenteria Vecchia – via Materassai (tratto compreso tra via Argenteria Vecchia e piazza Garraffello) – piazza Garraffello – via Cassari (fino a via Chiavettieri) – via Chiavettieri – via Vittorio Emanuele (tratto compreso tra via Chiavettieri e via Roma).
Via Maqueda Stazione (tratto compreso tra piazza Pretoria e piazza S. Antonino) – piazza S. Antonino – via Oreto (tratto compreso tra piazza S. Antonino e via Fazello) – via Fazello – piazza Francesco Cupani – piazza Giulio Cesare – via Roma (tratto compreso tra piazza Giulio Cesare e discesa dei Giudici) – discesa dei Giudici (tratto compreso tra via Roma e piazza Bellini) – piazza Bellini – piazza Pretoria.
L’ordinanza è valida per tre mesi
“La misura – si legge in una nota della prefettura – ha la finalità di inibire la presenza nelle predette aree di persone già denunciate per attività illegali e violente, che ne condizionino l’ordinata fruizione mediante condotte in contrasto con l’ordinario svolgimento della convivenza civile, generando un clima di insicurezza ed impedendo il pacifico vivere civile”.
Sarà dunque vietato stazionare nelle aree a vigilanza rafforzata ai soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolarne la libera e piena fruibilità e che risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria per uno o più reati indicati dallo stesso provvedimento del prefetto: si va dallo spaccio di droga alle lesioni, dallo scippo alla rapina, dalle percosse alla detenzione abusiva di armi. I trasgressori saranno allontanati dalle zone rosse e le eventuali violazioni della ordinanza saranno valutate anche sul piano penale.






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