Cintura Nera 7° Dan, 7 volte Campione Italiano, 3 volte vincitore della “Coppa Europa” e 4 volte Campione del Mondo. Tony Cardella è ‘il maestro purista della Kickboxing’. iniziamo con lui il nostro viaggio nelle arti marziali.

“Ho iniziato quasi per caso a praticare questa disciplina nel lontano 1979. Frequentavo una palestra per irrobustire il mio fisico “mingherlino” ed ebbi la fortuna di incontrare colui che fu l’assoluto pioniere del “Karate Contact” siciliano, ossia il Maestro Pino Di Pace. Cominciai ad appassionarmi a questa disciplina al punto da passare interi pomeriggi in palestra e i “The Warriors” (così si chiamava la nostra squadra), divennero la mia seconda casa. Cominciarono ad arrivare le prime affermazioni agonistiche culminate dopo tre successi consecutivi alla kermesse internazionale “Coppa Europa – Pasqua del Budo” con la vittoria del campionato Italiano FIAM a Chiavari (primo palermitano a centrare questo successo). Con il titolo Italiano arrivò anche la convocazione nella nazionale che avrebbe dovuto partecipare ai Campionati Europei di Graz (Austria). Invito declinato, a causa della contemporanea chiamata allo svolgimento del “servizio militare”.

Nel 1985, dopo il congedo dei “The Warriors” era rimasto ben poco. Il Maestro Di Pace si era trasferito per lavoro e molti dei “guerrieri”, per motivi lavorativi o familiari, avevano abbandonato la pratica. Decisi allora che era giunto il momento di fondare un mio gruppo: il “Kilroy Team”.

“Sono centinaia i ragazzi che, in più di 30 anni di attività sono cresciuti sotto la mia guida. Ragazzi a cui ho dato tanto e dai quali ho ricevuto tantissimo, sia in termini agonistici che personali. Infatti, oltre che le innumerevoli affermazioni sportive sia in campo nazionale che internazionale, a rendermi orgoglioso di quanto fatto, è la consapevolezza di essere stato per molti di loro una guida. Alcuni di loro hanno fatto di questa disciplina il loro lavoro. Altri hanno coltivato la passione da me trasmessa intraprendendo corsi di studio che li hanno portarti a divenire brillanti professionisti. Altri ancora, pur avendo smesso da tempo di praticare la Kickboxing, tornano oggi per affidare a me ed hai miei istruttori i propri figli. Ed è tutto questo che mi spinge, ancora oggi, ad amare questo sport”. Tony Cardella ha influenzato la vita di ogni atleta”.

Non tutti conoscono la storia della Kickboxing. Nasce negli USA ufficialmente nel 1974 con il nome di “FULL CONTACT KARATE”. Quando Myke Anderson decide di codificare il Karate inserendo guanti e para piedi. Una nuova e più dinamica discplina da cui negli anni nascono diversi stili tra cui il semi-contact ( combattimento a punti ), ed il light-contact, ossia combattimento continuato ma con un’intensità ridotta rispetto al Full contact. Per l’esattezza, era il 14 settembre 1974 quando nella Los Angeles Cow Sports Arena venne presentato il primo Campionato del Mondo Professionistico che si disputò tra un pugno di americani e pochi europei. Nel 1976, le stesse persone che a Los Angeles avevano promosso il primo Mondiale Pro, fondarono la WORLD ASSOCIATION OF ALL STYLE KARATE ORGANIZATIONS (WAKO). Nel 1976 si tennero a Berlino i primi veri e propri Campionati del Mondo, seguiti da quelli di Tampa (Florida) nel 1979 e da quella data ininterrottamente ogni due anni. Nel 1979, Gianni Bellettini, è il primo italiano a diffondere il Karate contact in Italia, in quel periodo, trovatosi a Roma per lavoro, si allena con lui, un siciliano, Giuseppe ( Pino ) Di Pace, che tornato a casa a ridosso degli anni 80 inizia a diffondere questa disciplina proprio in Sicilia, diventandone “ il pioniere “.

Nel 1980, a causa del successo che il Full Contact Karate incontrò in Europa, nacquero dei contrasti con le Federazioni di Karate esistenti e per evitare problemi politico-sportivi, la WAKO decise di lasciar cadere l’uso della parola Karate associata a Full Contact e nacque così il termine di KICKBOXING (sintesi di “kicking” e “boxing”) che, immediatamente dava l’idea di cosa i praticanti stessero facendo: tirare di calcio e di pugno.
Oggi, con questo termine, oltre alle tre discipline tradizionali, si identificano altre discipline agonistiche come Low kick, K1-Style e la Muay thai.