Si ritorna alla mafia d’altri tempi con le regole d’onore che tanto piacevano a Buscetta e che Totò Riina avrebbe messo in crisi spinto solo dalla violenza e dalla voglia di prendere il comando di Cosa Nostra.
L’inchiesta della dda di Palermo che oggi ha portato al fermo di 46 tra boss, gregari ed estortori e ha svelato il nome del nuovo capo della mafia, l’anziano padrino Settimo Mineo, racconta la Cosa nostra 2.0.
Una mafia che torna al passato attraverso la ricostituzione della commissione provinciale e che afferma le antiche regole come quella della affiliazione rituale attraverso la ”punciuta” e del divieto ferreo per gli uomini d’onore di avere relazioni extraconiugali.
“La cerimonia si è svolta così come si racconta nelle cronache, la punciuta, la bruciata della santina e via dicendo, tutto secondo le regole?”, chiede il pm al pentito Antonino Zarcone.
“Sì, sì, sì il discorso della affiliazione è stato fatto per il problema per avere i contatti con le altre famiglie e bisogna essere formalmente combinati”, risponde il collaboratore di giustizia.
E a confermare il rispetto dei vecchi dettami mafiosi anche la conversazione tra il capomandamento di Villabate Francesco Colletti e un suo fedelissimo, colpevole di avere una relazione extraconiugale con una ragazza. “Consiglio da fratello….che non c’entra niente con tutte queste cose…però più tardi lo riprendiamo… levaci mano con la ragazza là sotto del bar”, dice il capomafia. “Una ragazza così, giusto? con tutto il rispetto parlando perché pure l’ho sempre rispettata però dico ti dovrebbe fare lasciare con tua moglie? vedi che è una vergogna”, gli spiega.
“Lo so”, risponde l’altro. “Perchè non è una ‘scopata’… che dico non è che la c’è scritto che uno non può scopare, però non si deve fare sapere.
Non si deve fare sapere però una cosa è una relazione una cosa è minchia “me ne sono andato alla fiera e mi sono tignato tre femmine tutte in una sera” – aggiunge Colletti – questo lo sappiamo noialtri, ci siamo? sono cose diverse, chi non ha peccato scagli la prima pietra…giusto è? ci sta l’esempio, però dico una, una cosa così vedi che lei le cose le racconta… ok? a trecentosassanta gradi però… ti mette… e buono che ci sono le infamità… ma le infamità sono duvute a che cosa? sempre a questo seguire a questa continuazione… giusto è?
Perchè io poi mi faccio il conto io da ignorante mi faccio il conto… sei lasciata… ti vuoi sistemare? devi fare lasciare a quello per sistemarti… ma se…una cosa così brutta perchè dispiace dirlo però…si sanno le storie giusto è? non si può portare avanti…non si può! uno deve essere deciso che è come a quello che si faceva di cocaina giusto è? basta! è a posto? speriamo che il Signore che è sempre a posto”.
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