I giudici della Terza Sezione del Tar di Palermo, presieduta da Giovanni Tulumello, (relatore Maria Lucia Brancatelli, consigliere Aurora Lenzo) hanno sospeso il provvedimento del Comune sulla Zona a Traffico Limitato.
Il ricorso era stato presentato da 200 cittadini e promosso dalle associazioni Bispensiero e Vivocivile per chiedere l’annullamento dei provvedimenti sulla Ztl.
La tanto attesa decisione del Tar sulle due grandi zone a traffico limitato della città è arrivata.
Una vicenda lunga e controversa, un provvedimento che ha fatto storcere il naso a gran parte dei palermitani, convinti che altro non si trattasse che “di una tassa per inquinare” ed un ulteriore espediente dell’amministrazione comunale per mettere le mani nelle tasche dei contribuenti e fare cassa.
Si è conclusa intorno alle 15.30l’udienza di sospensiva per il provvedimento dell’amministrazione comunale che sarebbe dovuto entrare in vigore lo scorso 31 marzo ma che il Presidente del Tar ha sospeso cautelativamente in attesa di questa udienza e che, con un grande tempismo, anche l’amministrazione comunale di Palermo aveva rinviato al 15 aprile per motivi tecnici non essendo riuscita a far funzionare il rilascio dei pass con pagamento on line e, di conseguenza, ad emettere un numero di pass nemmeno paragonabile alle previsioni ed alle prevedibili ‘esigenze inderogabili’ quantomeno dei residenti.
Il ricorso, annunciato da mesi, era stato depositato ufficialmente al Tar il 22 marzo.
Tra i motivi alla base del ricorso c’è il mancato aggiornamento del Piano generale del traffico urbano e la mancata previsione nel bilancio 2015 del Comune delle entrate derivanti dalla vendita dei pass, il cui costo è di 90 euro per i residenti in Ztl e di 100 euro per i non residenti.
Delle zone a traffico limitato a Palermo si parla ormai da tempo. Prima la pedonalizzazione di molte strade tra cui la via Maqueda, tra le principali arterie viarie della città, poi il tram, infine la Ztl. Un piano che l’amministrazione comunale ha pensato proclamando a gran voce che bisogna usare nuove forma di mobilità, ma che non convince i palermitani.
Le telecamere ancora non ci sono, così come i varchi elettronici, e le centraline di rilevamento dell’inquinamento neppure, fatta eccezione per quella di piazza Castelnuovo.
Mentre i palermitani su facebook danno vita a gruppi contro le Ztl, l’argomento in consiglio comunale ha provocato diverse fratture. Alcuni consiglieri comunali hanno chiesto chiarezza dicendo che “i conti non tornano”, in molti puntano il dito contro il sindaco e l’assessore alla mobilità Giusto Catania accusandoli di voler incassare soldi dalle Ztl per pagare gli insostenibili costi del tram.
“Il Tar accoglie l’istanza cautelare e sospende le Ztl. Sono soddisfatta per la decisione del tribunale che conferma i dubbi sulla legittimità degli atti che ho sempre manifestato all’interno del Consiglio e che ho altresì espresso apportando il mio personale contributo tecnico-giuridico alla redazione dello stesso ricorso, presentato da cittadini e associazioni”. Lo dichiara la vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo Nadia Spallitta.
“Questo risultato – conlude Spallitta – è indubbiamente il prodotto di un lavoro di squadra e di grande sinergia con gli avvocati Dagnino e Scimone ai quali va la mia stima. Ugualmente importante è stato l’intervento delle associazioni “Bispensiero”, “VivoCivile” e “AD&T”. Ritengo che il cambiamento di cui Palermo ha bisogno debba passare, per essere effettivo, dal rigoroso rispetto delle regole e delle procedure che nella fattispecie, evidentemente, sono state disattese”.
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