Il Tar ferma la pre apertura della caccia in Sicilia, stop all’uso delle doppiette contro numerose specie

Stop nell’immediato alla caccia al Coniglio per l’assenza di censimenti, integrale protezione delle specie Pavoncella e Moriglione tipiche delle zone umide, vietati anche immissioni e abbattimenti di Fagiano e Starna, vietata la caccia a gennaio alla Beccaccia. E’ l’effetto di una articolta ordinanza emanata oggi dalla Seconda Sezione del TAR Sicilia che ha accolto il ricorso contro il Calendario Venatorio 2020-2021 presentato dalle Associazioni ambientaliste Legambiente, LIPU e WWF, patrocinate dagli Avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice del Foro di Palermo.

È stata accolta anche la censura alla preapertura dei primi giorni di settembre, ma ritardo visto che la pre apertura si è già consumata

Il TAR Sicilia ha ribadito per l’ennesima volta alcuni principi, già fissati in altre sentenze ed anche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa: “la preminenza dell’interesse faunistico-ambientale rispetto all’interesse alla pratica della caccia”; “in mancanza di certezza scientifica, l’attività di programmazione, regolatoria e amministrativa deve ispirarsi al principio di precauzione, il quale può giustificare l’adozione di misure di protezione anche laddove permangano incertezze scientifiche sull’esistenza o la portata dei rischi”.

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“Dinnanzi a questi precedenti chiari ed univoci – dicono gli ambientalisti commentando l’ordinanza –  appare grave la posizione tenuta in questa vicenda dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Edy Bandiera che ha emanato atti identici a quelli in passato dichiarati illegittimi solo per raccogliere il consenso della parte più estremista del mondo venatorio, causando al contempo un danno al patrimonio faunistico regionale e facendo fare ancora una volta una pessima figura alla Regione Siciliana”.

Adesso le associazioni minacciano una causa risarcitoria anche nelle more dell’udienza di merito “Legambiente, LIPU e WWF, riservandosi di agire sul piano dei danni sino ad oggi causati alla fauna siciliana, chiedono l’immediata esecuzione della ordinanza del TAR a partire dai divieti che scattano già domani e che vengano date immediate disposizioni agli organi di vigilanza per evitare ogni atto di bracconaggio”.

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