“Il virus alla Rap è arrivato da fuori. O qualche dipendente che ha trascorso le vacanze fuori dalla Sicilia o portato dal figlio di qualche lavoratore che è stato fuori dalla regione.
L’Asp di Palermo ha fatto un’analisi epidemiologica molto precisa ricostruendo tutti i contatti e tutti i passaggi. Ed è questo che emerge”.
Lo dice Giuseppe Norata presidente della Rap che ieri ha preso parte ad un incontro per fare il punto della situazione.
“I positivi certificati restano 36, ma ci potrebbero essere altri cinque o sei casi sospetti – aggiunge Norata – Dai tanti sierologici e tamponi fatti emerge una cosa chiara. I lavoratori Rap sono immuni al virus. Soprattutto quelli che si occupano della raccolta dei rifiuti.
O perché hanno fatto dei vaccini professionali o perché negli anni hanno creato un’ottima difesa. E’ questo quello che emerge dall’analisi fatta dall’Asp. I positivi sono tra gli autisti o tra quelli che lavorano in ufficio.
Come è dimostrabile in modo chiaro dai risultati delle analisi l’azienda in tutti i suoi reparti è un luogo sicuro dove non avviene la trasmissione e per l’uso dei dispositivi di sicurezza e per le continue sanificazioni”.
Alla luce di tutto questo l’azienda dopo un primo momento di sbandamento tra riprendendo in mano la situazione.
“Con queste premesse non c’è più motivo per mettersi in malattia. Per questo sono già partite le prime 20 lettere di contestazione e ne partiranno altre. Senza giustificato motivo – aggiunge Norata – partiranno le sanzioni previste dal contratto”.
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