In arrivo circa 6 milioni di euro dagli investitori per riqualificare 11 fari nelle coste italiane, di cui 4 in Sicilia.

L’agenzia del Demanio e Difesa Servizi spa, società che dipende dal Ministero della Difesa, hanno pubblicato lo scorso autunno un bando di gara per l’affidamento di queste strutture e per la loro riqualifica.

La procedura di gara per l’affidamento dei fari si concluderà nelle prossime settimane con l’aggiudicazione delle concessioni, ma è già possibile fare una stima globale dei risparmi, degli investimenti e degli introiti per lo Stato che verranno generati dalla realizzazione dei progetti presentati.

Infatti, si garantisce allo Stato un risparmio di spesa quantificabile in 210 mila euro annui di gestione ordinaria, a cui vanno aggiunti gli interventi straordinari di sicurezza e tutela stimabili in 400 mila euro medi per faro.

Oltre gli investimenti, è previsto l’assunzione di 100 operatori.

Contestualmente, lo Stato incasserà oltre 330 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, sarà complessivamente pari a circa 6,8 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento.

Altro significativo risultato che emerge dall’analisi delle 39 proposte arrivate è la qualità espressa dai progetti dei partecipanti, tutte proposte che conciliano le esigenze di recupero del patrimonio, la tutela dell’ambiente, la fruibilità pubblica dei beni e lo sviluppo economico del territorio.

Entro l’estate, l’agenzia del Demanio e Difesa Servizi spa avvieranno il nuovo bando di gara 2016 che metterà sul mercato 20 Fari, Torri ed edifici costieri.

La lista dei fari siciliani del Bando 2015:
– Faro di Brucoli ad Augusta (SR)
– Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR)
– Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP)
– Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA)

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