A Palermo nasce il primo, e al momento unico centro in Sicilia, a supporto dei ragazzi plusdotati e delle loro famiglie, in rete con l’associazione nazionale Step-net Onlus. L‘associazione Apprendo Onlus, sotto il marchio registrato “Virtualmente Centro Studi e ricerche per l’apprendimento”, con sede a Palermo in via in Notarbartolo, struttura attivata da Sara Ferina e Antonio Di Fresco, entra in rete con l’associazione nazionale Step-net Onlus, nella gestione e nel supporto delle difficoltà che coinvolgono i ragazzi plusdotati e le loro famiglie.

Dediti da anni, all’aiuto e alla risoluzione delle difficoltà di bambini, ragazzi e famiglie che sono direttamente coinvolte nelle problematiche dell’apprendimento, si aggiunge oggi un’ulteriore possibilità di sostegno, la prima realtà in Sicilia, che si occupa dell’adeguata gestione di ragazze e ragazzi con un quoziente intellettivo superiore alla media, a volte oltre i 130 punti. “Gli studenti plusdotati, così come gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), necessitano, infatti, di tutela – dicono dal centro palermitano -. Sono studenti che dimostrano capacità di apprendimento e curiosità intellettuale molto sviluppate, realtà che purtroppo, quasi incredibilmente, possono risultare uno svantaggio nel contesto scolastico e formativo standard”.

I plusdotati secondo alcune stime rappresentano circa il 5 % degli studenti italiani, tanto che nel 2019 il Miur ha ritenuto opportuno inserire questa realtà tra i “Bisogni educativi speciali”. “Se non opportunamente seguiti questi ragazzi possono ritrovarsi soli e, in qualche modo, disadattati rispetto ai compagni di studio, con conseguenze negative sul percorso di crescita, scolastico e individuale.

Si trova a Palermo, dunque, il primo centro in Sicilia rivolto ai bambini e ragazzi con un elevato potenziale intellettivo, uno spazio di incontro e di sostegno anche per le famiglie, in grado di offrire una consulenza approfondita nel riconoscere uno studente plusdotato, attraverso un accertamento dedicato che si serve di incontri specifici e di test.

“I bambini/ragazzi con questa tipologia di profilo – spiega Sara Ferina, responsabile del Centro Virtualmente, – spesso possono manifestare sentimenti negativi verso se stessi, verso il contesto scolastico, perdendo curiosità, motivazione ad apprendere e interesse, ritirandosi dalle relazioni sociali e attuando azioni disfunzionali. Si genera così il fenomeno dell’underachievement, che porta alla disaffezione scolastica e all’abbandono del percorso di studi e, nei casi peggiori, all’emarginazione. Per questo è di fondamentale importanza identificarli precocemente per individuare le caratteristiche cognitive e psicologiche”.