La fase del grande rischio è passata ma gli incendi del 2025 lasciano dietro di se, ancora una volta, danni e devastazione. E’ tempo di bilanci e mentre si attendono le verifiche di Forestale e protezione civile ecco arrivare gli ambientalisti. Tocca al Wwf rispolverare un rapporto in dodici pagine risalente al 2023 e redatto subito dopo il disastro di due anni or sono.

I motivi della gravità dei roghi

“Da anni denunciamo e ripetiamo fino alla nausea che, quando tira vento forte, in presenza di una massa vegetale inaridita dalla siccità, se il fuoco parte è poi difficilissimo, se non impossibile, fermarlo. Specialmente quando il fuoco viene appiccato in modo doloso da mani criminali esperte dei luoghi, dei tempi e delle dinamiche successive” scrivono i volontari ambientalisti snocciolando un concetto ben chiaro a chi opera nell’antincendio.

Le responsabilità di tutto non vanno cercate nell’oggi ma in anni di errori e di uso del sistema antincendio forestale come un ammortizzatore sociale più che some un sistema di contrasto al fuoco e di prevenzione dei roghi. la politica del passato, di tutti i colori, ha alimentato questo sistema, secondo il Wwf.

Prevenzione da affidare alle forze dell’ordine

“E’ ovvio quindi che, oltre al potenziamento delle forze antincendio occorre soprattutto l’azione preventiva in tutte le sue forme. Azione preventiva significa non solo pulizia del territorio, fasce parafuoco e cos’ via. Azione preventiva significa innanzitutto predisporre un costante, organico,
strutturato sistema di intelligence che indaghi a priori, preveda e prevenga le intenzioni criminali e faccia le opportune pressioni per neutralizzare, nei limiti del possibile, quelle aree che, puntualmente, in modo ormai certo ed assodato, intervengono quando si presentano le condizioni favorevoli al fuoco”.

Forte disposte in base alle previsioni meteo

“Azione preventiva significa predisporre forze di emergenza di intervento di presidio volante e massiccio del territorio quando si prevedono certe condizioni meteo, interventi che scoraggino e contrastino quelle forze di fuoco, sempre più presenti, sempre più arroganti, sempre più sprezzanti e sicure dell’impunità”.

I cambiamenti climatici

“Andiamo verso un periodo di pesanti cambiamenti climatici, uno dei capisaldi della mitigazione contro questi cambiamenti è il verde, il bosco, gli alberi. Ma come possiamo pensare di costruire ed ampliare questo bastione di difesa se non sappiamo  proteggere quel patrimonio di verde che ancora abbiamo e che stiamo perdendo quasi definitivamente, se lo manteniamo così vulnerabile ed esposto a tutto!”

Costruire insieme un apparato di difesa

Pere il Wwf serve una task force che sia un apparato di difesa della società civile da mettere in campo a livello “interforze” istituzione “Ci rivolgiamo ancora una volta alla Regione, alle Forze dell’Ordine, alle Procure, alle Istituzioni affinché si costruisca questo apparato di difesa delle aree vegetali tutte, è una questione vitale per la nostra Isola”.