La sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei conti, condividendo le tesi difensive dell’avv. Girolamo Rubino, ha respinto la richiesta di autorizzazione al sequestro conservativo fino alla concorrenza di euro 340.191 in favore della Regione Siciliana, nei confronti dell’ex assessore regionale Luigi Gentile.
L’ex deputato regionale (assolto in primo grado) era stato coinvolto nell’inchiesta sulla Formazione (Ciapi progetto Coorap). La procura generale della sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti aveva chiesto l’autorizzazione al sequestro conservativo di 340.191 euro – dice Rubino – da eseguirsi sui beni mobili ed immobili di proprietà di Gentile.
Già in prima istanza il Giudice delegato dal presidente della Sezione d’Appello aveva rigettato l’istanza di autorizzazione al sequestro, non avendo riscontrato elementi concreti ed obiettivi tali da ipotizzare il fondato timore del venir meno della garanzia patrimoniale del credito erariale. Ma la Procura Generale aveva proposto reclamo. Rubino ha sottolineato come ”nessun comportamento processuale o extraprocessuale denotava la volontà di porre in essere atti in grado di celare il patrimonio, sottraendolo ad eventuali procedure esecutive”.
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