Bisognerà aspettare il mese di giugno per l’interrogatorio del Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta raggiunto da un invito a comparire nell’ambito dell’inchiesta su regali e assunzioni in cambio di favori politici ottenuti, secondo l’accusa, dall’armatore Ettore Morace, Patron della Liberty Lines monopolista dei collegamenti marittimi con le isole minori siciliane.
Crocetta, la cui posizione non è di primo piano in questa indagine, sarebbe indagato con l’ipotesi di corruzione nell’ambito del provvedimento di estensione, oltre il mese di settembre, del servizio trasporti tra la Sicilia e alcune isole minori. Dalla proroga Morace avrebbe guadagnato 3 milioni e mezzo di euro. La contropartita, o almeno una delle contropartite, sarebbe stato un contributo da 5mila euro alla prossima campagna elettorale rilasciato con un bonifico da Morace al movimento del Presidente ‘Riparte Sicilia’ e di mezzo a questa operazione ci sarebbe anche l’incaricato della raccolta fondi del movimento, il fedelissimo di Crocetta Massimo Finocchiaro, presidente dell’Ast, l’Azienda siciliana Trasporti. In realtà elementi che legano questi fatti fra loro non ne sono noti, almeno all’opinione pubblica.
Tutte accuse ampiamente respinte dagli interessati. In particolate il governatore sottolinea come una persona che dovesse incassare una tangente con un bonifico sarebbe un idiota e dunque l’ipotesi di reato è improponibile.
Ieri, intanto, ha parlato con il gip e con i magistrati inquirenti per oltre 4 ore l’armatore Morace ed ha raccontato la sua versione dei fatti. Cosa abbia detto ai magistrati non è noto, il contenuto dell’interrogatorio non è stato reso noto anche se la difesa sta valutando se chiedere la scarcerazione e si dice soddisfatta.
Gli inquirenti stanno, invece, lavorando ai riscontri alle dichiarazioni di Morace e potrebbero esserci sorprese anche se bisognerà aspettare. E aspetta anche il Sottosegretario alle infrastrutture e Trasporti Simona Vicari dimessasi appena raggiunta dall’avviso di garanzia e che ha chiesto alla giunta delle autorizzazione di concedere alla procura l’uso delle intercettazioni a suo carico mentre nelle prossime ore scatteranno gli interrogatori di garanzia per gli altri due arrestati, oggi ai domiciliari, il deputato nonché candidato sindaco di Trapani Mimmo Fazio ed il segretario particolare dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giuseppe Montalto
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