E’ morto in un incidente stradale travolto con la bici mentre tornava dal lavoro sulle strisce pedonali all’intersezione tra via Ammiraglio Thaon di Revel e via Ammiraglio Rizzo, e rilevato dalla polizia municipale di Palermo.

Era il 16 dicembre del 2019. La moglie e i tre figli di Sene Guie, 58 anni vittima dell’incidente, dopo un anno e mezzo non hanno ancora ricevuto nessun risarcimento, ne sanno qualcosa sul procedimento legale.

Il conducente di un mezzo pesante carico di terra, che procedeva lungo via Ammiraglio Rizzo, svoltando a destra per immettersi in via Ammiraglio Thaon di Revel ha travolto l’ivoriano stava attraversando proprio all’inizio della strada, investendolo in pieno: andrà appurato se Guie fosse a piedi e tenesse per mano la sua mountain bike o se fosse in sella al velocipede, resta il fatto indubitabile che l’attraversamento e l’investimento sono avvenuti all’interno delle strisce pedonali.

L’impatto con il camion è stato violento e non ha lasciato scampo al povero rifugiato, che è finito schiacciato sotto le ruote del pesante automezzo ed è morto praticamente sul colpo. I sanitari accorsi in ambulanza non hanno potuto che constatare il decesso. Il pm di turno della Procura palermitana, Bruno Brucoli, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico del camionista.

“Da allora non abbiamo avuto notizie – dice in una nota il consulente legale Alessio Tarantino, che con lo Studio3A-Valore Spa assiste la famiglia – Abbiamo ripetutamente chiesto, finora invano, di poter acquisire il verbale e il rapporto dell’incidente e ha subito presentato domanda di risarcimento alla compagnia assicurativa del mezzo pesante, perché qui c’è di mezzo una famiglia in stato di totale povertà che, oltre al compagno di una vita e al padre, ha perduto anche il suo unico sostengo economico. La famiglia fa un appello alla magistratura per avere risposte al più presto per ottenere giustizia”.

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